Scarsa partecipazione (non più di 8000 adesioni su un’utenza di circa 80.000) al tampone rapido volontario che Comune e Asp hanno messo a disposizione della comunità scolastica allargata messinese, composta da studenti, familiari, docenti e operatori.
I test rapidi sono utilizzati a fini di screening – per scoprire l’eventuale incidenza del virus nella popolazione scolastica – e non per fare diagnosi di positività, visto che questo compito spetta solo ai tamponi tradizionali, quelli nasofaringei molecolari, che hanno una attendibilità al cento per cento.
Ma con questi numeri i risultati non saranno certo attendibili: l’istituto superiore Ainis, i comprensivi San Francesco di Paola e il Boer-Verona Trento hanno raggiunto le 500 adesioni, il liceo Maurolico 24 e poche decine le altre scuole.
“L’adesione ad oggi è scarsa a causa, di una scarsa comunicazione tra Asp, dirigenza e studenti – dice Cristiano Sarno, studente del liceo Archimede ed è presidente della Consulta provinciale degli Studenti. – Per questo, consiglio di creare una rete di comunicazione stabile tra la consulte degli studenti e l’Asp, in modo tale da garantire la massima adesione e la maggior trasparenza sui metodi di contrasto ai contagi. Altrimenti, con questi numeri avrebbe poco senso monitorare solo una piccola parte degli studenti della città”.