Sull’impianto di A2A, per un impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani, la Commissione regionale ha emesso un giudizio di incompatibilità del progetto non basandosi su motivi tecnici ed ambientali, ma su problematiche di natura pianificatoria e politica, contravvenendo alla propria funzione istituzionale.
Tuttavia la stessa Commissione in linea tecnica ha fornito il presupposto per l’approvazione del progetto di A2a, sostenendo, apertis verbis, che le criticità riscontrate siano superabili mediante l’applicazione di semplici condizioni.
“Questo permette – dichiarano Stefano Ciafani, presidente Legambiente nazionale, Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia e Giuseppe Ruggeri, Presidente Legambiente del Tirreno – di richiedere un riesame della posizione, anche perché ci troviamo di fronte alla possibilità concreta di realizzare di un impianto all’avanguardia, con finanziamento privato, senza consumo di nuovo suolo, ottenendo contemporaneamente il rilancio in chiave di economia circolare del sistema industriale dando supporto in tempi rapidi agli sforzi dei Comuni per il raggiungimento degli obiettivi europei relativamente alla raccolta differenziata.
Inoltre, per rimettere in carreggiata nei tempi più brevi la possibilità di realizzazione del progetto, si richiede che la dirigenza della SRR Messina Area Metropolitana provveda a recepire la proposta di A2a nella propria pianificazione d’ambito, rimuovendo così il motivo principale del rigetto. Questa proposta, salvo che sussistano motivi ostativi al momento a noi sconosciuti, appare logica e percorribile senza grandi difficoltà burocratiche, e nell’interesse stesso della SRR citata, visto che quanto sinora pianificato rimane ben lontano dalla possibilità di realizzazione a breve e medio termine. Infatti, riguardo alla pianificazione dell’SRR Messina Area Metropolitana, constatiamo che si tratta di una previsione sulla carta, senza fondi pubblici da utilizzare e con progetti ancora al primo stadio di lavorazione, per cui non si comprende come non sia venuta in mente ai suoi dirigenti la possibilità di includere la soluzione offerta da A2a nella propria pianificazione. Lanciamo, quindi, un appello ai Sindaci e alle forze politiche e sociali del territorio affinché trovino, stavolta in positivo, unità di intenti, al fine di rimuovere le resistenze e gli ostacoli immotivati e di permettere finalmente l’auspicata dotazione impiantistica”.