“La curva segnala una ricrescita dei casi in Italia, ma la ricrescita non è solo in Italia. Nelle ultima settimane c’è un dato di crescita in Italia e anche l’incidenza sta salendo”.
Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa sull’analisi del monitoraggio settimanale della cabina di regia. “Il contagio in questo momento avviene soprattutto a livello familiare. Questo è un elemento importante”, ha aggiunto Brusaferro.
Scendono i casi nelle Rsa “mentre alcuni focolai sono segnalati presso le strutture ospedaliere e questo può essere dovuto alle nuove varianti”, ha aggiunto Brusaferro.
“C’è uno scenario di progressione rapida della diffusione del virus in tutta Italia. Ci avviciniamo alla soglia di allarme di 250 casi per 100mila abitanti, che rende necessarie misure tempestive. Questa soglia è stata superata in 5 regioni e altre la supereranno nella settimana corrente”, ha affermato il presidente dell’Iss. “Bisogna intervenire in maniera tempestiva e radicale per contenere le varianti del virus”, ha spiegato Brusaferro. Bisogna implementare misure contenimento maggiori a partire dalle regioni.
“La variante brasiliana era presente in più del 4% dei ceppi isolati in Italia ma ci preoccupa un pò di più e bisogna fare uno sforzo maggiore per contenerla. Per questo come cabina di regia abbiamo invitato tutte le regioni dove è presente a implementare misure di restrizione e contenimento maggiori. Il momento è critico rispetto alla tendenza dell’epidemia ma possiamo intervenire tempestivamente anche dando impulso alla campagna vaccinale”, ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza.
“Netta accelerazione dell’epidemia” con una incidenza nazionale che sfiora i 200 (194,87 per 100.000 abitanti) con una previsione di ulteriore peggioramento: nei prossimi giorni potrebbe raggiungere quota 250.È quanto emerge dall’ultimo report sull’andamento dell’epidemia relativo al periodo 22-28 febbraio. L’incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti e anzi si avvicina alla soglia di 250 casi per 100mila abitanti.
L’Rt medio nazionale raggiunge quota 1,06. E’, secondo quanto si apprende il dato all’esame della cabina di Regia che sta analizzando i dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute che sara’ presentato nel pomeriggio. La scorsa settimana il valore era a 0,99.