Approvata dall’Ars la norma che stabilizza 4.571 lavoratori Asu. In provincia di Messina sono 1538

“Speriamo che non si riapra più la pagina del precariato”, ha aggiunto.

L’assessore al Lavoro, Antonio Scavone, ha affermato. “Chiudiamo una pagina in grande armonia, ringrazio i sindacati, il governo nazionale che con la finanziaria ci ha dato la possibilità di trovare uno spazio dove inserirci”. “Partiamo da 14 ore di lavoro per questo personale – ha sottolineato Scavone – Riteniamo che molti potranno accedere al prepensionamento e questo ci consentirà di avere capienza finanziaria per tutti gli Asu”.

“Dopo un quarto di secolo, i lavoratori Asu impegnati nella Pubblica amministrazione possono finalmente trovare la necessaria serenità lavorativa. Merito di tutti, governo e parlamento, per un atto di grande responsabilità. Una tappa ulteriore, questa, sul percorso della stabilizzazione dei precari che abbiamo avviato da due anni”, ha commentato il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dopo il via libera all’Assemblea regionale siciliana alla norma, contenuta nella finanziaria, che stabilizza 4.571 lavoratori Asu.

Oltre ai 37 milioni già stanziati, come negli scorsi anni per il pagamento del sussidio, il governo ha aggiunto ulteriori 10 milioni per il 2021 e 15 milioni per il 2022 e 2023.

Esultano i sindacati: “Con l’approvazione all’Ars della norma che riguarda i lavoratori Asu si chiude oggi in Sicilia, dopo quasi 25 anni, una brutta storia di precariato. I 4.571 lavoratori rimasti nel bacino e distribuiti nelle nove province possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Dopo anni di impegno e dialogo serrato con le Istituzioni siamo riusciti a portare a casa un significativo e importantissimo risultato”. A dirlo i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e UilTemp, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera e Danilo Borrelli. I lavoratori Asu, da quasi 25 anni, lavorano in enti e strutture, anche con incarichi di responsabilità, con solo un sussidio di 590 euro mensili.

Sono così distribuiti nelle province dell’Isola: Messina 1538, Palermo 840, Agrigento 648, Trapani 627, Ragusa 331, Catania 197, Siracusa 133, Caltanissetta 133 ed Enna 124. “Adesso – aggiungono i sindacalisti – attendiamo l’approvazione definitiva della Finanziaria. Poi, il nostro lavoro continuerà fino a quando le stabilizzazioni non saranno tutte completate”.