Inizia a prendere forma il maxi-piano del ministro dell’Istruzione Bianchi di assunzioni ordinarie e di stabilizzazioni nella scuola per coprire le cattedre vuote a settembre. Si parla di circa 60mila precari che dal 1° settembre si vedranno trasformare l’incarico in contratto a tempo indeterminato, in quella che è stata definita una sorta di “nuova sanatoria”, confermata dal “Patto per la scuola” un documento di sei pagine che il ministro Bianchi punterebbe a firmare con i sindacati. Il piano, in mano ai tecnici del Ministero dell’Istruzione, di quello dell’Economia e del governo, dovrebbe prevedere risorse tra uno e 1,3 miliardi di euro.
Delle 112.000 cattedre vacanti stimate per il prossimo anno scolastico, cifra in crescita annualmente soprattutto per le 25-35mila uscite medie dei docenti dovute ai pensionamenti, si cercherà di coprirne più della metà con assunzioni stabili.
Per farlo serve “una procedura urgente e transitoria di reclutamento a tempo indeterminato” come è scritto nel Patto per la scuola, un documento di 6 pagine dove tra gli impegni messi nero su bianco c’è anche quello di “assicurare la presenza di ogni figura professionale al primo settembre di ogni anno”, impegno da “realizzare entro l’avvio del prossimo anno scolastico, anche attraverso una procedura urgente e transitoria di reclutamento a tempo indeterminato”.
La procedura definitiva ancora non si conosce, servono i tavoli ministero-sindacati per definirla. Anche se, l’ipotesi al momento più accreditata vedrebbe il riconoscimento di titoli, meriti ed esperienze dei precari attualmente in cattedra, tramite un corso concorso con assunzione dei docenti a partire dal 2022-23. Il ministro Bianchi ha però precisato oltre al fatto che non “intende fare sanatorie“, che “la cosa sbagliata è trattarli tutti allo stesso modo, sono persone con esperienze, titoli e esperienze diverse. Stiamo ragionando col Mef per capire come riconoscere titoli e merito diversi e permettere di far confluire queste persone all’interno di una visione stabile per far partire la macchina di una assunzione regolare e continua”.