Cutrone ieri ha inviato l’ennesimo sollecito al governatore Nello Musumeci e all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, dopo i precedenti andati a vuoto, l’ultimo dei quali consegnato lo scorso 28 aprile. Per “inspiegabili ragioni”, dallo scorso mese di novembre 100 milioni mancanti sono rimasti sospesi, cosi’ come lo sono da gennaio 2021 ad oggi tutte le altre fatture emesse successivamente. Accusa Santo Cutrone: “Si fanno continui annunci di sblocco di somme attraverso la riprogrammazione di fondi europei o il superamento dei rilievi della Corte dei conti. Di recente abbiamo anche letto di disposizioni impartite agli assessorati per pagare le fatture inevase. Ma non succede nulla. Perche’ i burocrati non firmano i mandati di pagamento? E’ possibile che dopo un anno e mezzo di crisi, di restrizioni, ci sia qualcuno, solo in Sicilia, che non compie il proprio dovere, scatenando disastri economici nelle imprese, nelle famiglie dei lavoratori, nel mondo dei fornitori e dei professionisti legati alle costruzioni? E’ cosi’ che si vuole affrontare e gestire la sfida del ‘Recovery Plan’? Ma cosa deve accadere, per riportare sulla terra chi ancora oggi pensa di potere mantenere atteggiamenti di arrogante indifferenza e insensibilita’ nei confronti di un popolo che soffre?”.