“Attualmente, abbiamo 3 persone positive e un soggetto in quarantena come contatto stretto (altre persone in quarantena sono state “liberate” proprio oggi). Per quanto riguarda la campagna vaccinale, l’ordinanza n. 75 del Presidente Musumeci presenta un report dettagliato Comune per Comune su fasce d’età e vaccinazioni fino alla fine di giugno. A Capo d’Orlando, in particolare, su una platea di 11935 persone “vaccinabili”, al 30 giugno hanno ricevuto almeno una dose 7356 persone, pari al 60,80%. Secondo il report ufficiale della Regione, sono piuttosto basse le percentuali dei vaccinati nella fascia 12-19 anni (22,54%), 20-29 anni (43,49%) e 30-39 anni (46,92%). Giovani e giovanissimi che, giustamente, per primi vogliono liberarsi dalle limitazioni imposte dalla pandemia hanno però una sola strada da percorrere per evitare rischi gravi per se stessi e per gli altri: vaccinarsi al più presto”.
Lo comunica il primo cittadino di Capo d’Orlando, aggiungendo che fino al 20 luglio la Regione ha previsto gli open days in tutti gli hub vaccinali, per cui dai 12 anni in su è possibile ricevere la somministrazione di Pfizer o Moderna senza prenotarsi.
“La velocità di diffusione della variante Delta – afferma Ingrillì, – il costante aumento dei contagi in Sicilia principalmente in soggetti giovani sono segnali che destano una certa preoccupazione. Certo, siamo ancora lontani dalla soglia d’allarme, ma non possiamo trascurare queste avvisaglie che potrebbero avere conseguenze catastrofiche a livello sociale ed economico. Eppure i dati scientifici parlano chiaro: i ricoverati sono per la stragrande maggioranza persone non vaccinate o che hanno ricevuto una sola dose. Completare il ciclo vaccinale è ritenuto l’unico modo per avere uno scudo dalle forme più gravi di Covid”.
E conclude con la consueta raccomandazione: “Quindi vacciniamoci tutti e facciamolo in fretta: ne va del nostro futuro e della riconquista della piena normalità”.