Formazione professionale, la Regione finanzia corsi per autisti, presto nuovo bando

 

“Per quanto diffusa, l’opinione che “l’erba del vicino sia sempre più verde” non dovrebbe appartenere a chi, rivestendo ruoli di rappresentanza regionale, avrebbe dovuto conoscere che, proprio come la Lombardia, anche la Regione Siciliana offre ai suoi giovani la possibilità di fruire di voucher per il conseguimento di licenze, brevetti e patenti professionali tra le quali, ovviamente, quella per la conduzione di autobus e mezzi pesanti. Lo dice l’assessore regionale alla Formazione professionale Roberto Lagalla, rispondendo al presidente di Assotir Pino Bulla
I corsi di formazione in Lombardia
Bulla avrebbe accusato la Regione Siciliana di non attivare corsi per formare autisti professionisti, a differenza di quanto fa invece la Lombardia. “La regione Lombardia, per far fronte all’emergenza, è scesa in campo mettendo a disposizione delle aziende risorse economiche che vanno dai quattro agli ottomila euro d’incentivi per ogni assunzione e tre mila euro per formare i lavoratori da avviare alla professione. Sono queste le misure contenute nel piano Formare per Assumere, varato in questi giorni con l’obiettivo di incentivare le assunzioni nell’Autotrasporto merci in conto terzi e contribuire alle spese che gli aspiranti autisti devono sostenere per il conseguimento dei titoli necessari ad esercitare la professione”.

“Piuttosto che scrivere al presidente della Regione – prosegue l’esponente della Giunta Musumeci – sarebbe bastato consultare regolarmente la Gazzetta ufficiale siciliana o accedere al sito web dell’assessorato per apprendere che, già da due anni, il governo regionale attraverso più edizioni del bando pubblico “Giovani 4.0”, guarda alla formazione specialistica qualificata e alla moltiplicazione delle opportunità occupazionali attraverso la crescita delle competenze e l’analisi dei fabbisogni dei diversi comparti produttivi”.

“Lo stesso presidente di Assotir – aggiunge ancora Lagalla – sarà comunque soddisfatto di apprendere dell’imminente pubblicazione della terza edizione del predetto avviso che, ancora una volta, prevederà il raggiungimento dei giusti obiettivi dallo stesso invocati. Spiace per le evidenti difficoltà di comunicazione istituzionale e mi auguro che, da ora in poi, più che guardare agli altri, quanti ne hanno dovere si accorgano che, in Sicilia, anche la formazione professionale ha cambiato registro e finalità. A quel punto, anche per il presidente Bulla potrà valere l’antico adagio: Meglio tardi che mai”.