“Si scrive maltempo, si legge cambiamento climatico”. Per Legambiente Sicilia, i fenomeni metereologici delle ultime settimane e in particolare quelli che nelle ultime ore stanno colpendo con violenza la Sicilia e la Calabria, sono uno dei segnali della crisi climatica in atto. “Non è il momento di rimandare o di fare proposte deboli e conservative”, dichiara Anita Astuto, responsabile energie clima di Legambiente Sicilia, “si approvi subito un piano nazionale di adattamento al clima, come già hanno fatto gli altri paesi europei e si spronino i Comuni ad approvare i Piani d’azione per l’energia e il clima (Paesc) per rendere i nostri territori più resilienti agli eventi estremi che saranno sempre più intensi e frequenti. Non dimentichiamo che la Sicilia è al centro del Mediterraneo e che lo stesso è un hot spot del cambiamento climatico”.
“Al G20 di Roma e alla COP26 di Glasgow si dimostri che la vita delle persone e la tutela degli ecosistemi sono una priorità per questo Paese e che non importa solo salvare i profitti delle aziende del settore oil&gas”. Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, che continua: “Abbiamo bisogno che la transizione energetica faccia un grande balzo in avanti con energie rinnovabili, uniche tecnologie veramente verdi e sicure, e che Stato e Regioni facciano tutto ciò che è in loro potere per adattare i territori ai cambiamenti climatici in atto, a partire dalle aree più a rischio. La crisi climatica va affrontata nella sua complessità, non possiamo permetterci il lusso della semplificazione”.
Fenomeni come quelli osservati nella piana di Catania, dove si è verificata un’alluvione con ingenti danni, dispersi e purtroppo anche una vittima, sono ormai sempre più frequenti con forti ripercussioni anche sul settore agricolo. A parlar chiaro sono i dati raccolti e aggiornati dall’Osservatorio nazionale Città e Clima di Legambiente: dall’inizio del 2021 ai primi di ottobre in Italia si sono registrati 113 eventi estremi tra allagamenti dovuti a piogge intense, trombe d’aria, esondazioni fluviali e siccità che hanno provocato danni in 99 Comuni. Da segnalare inoltre 5 esondazioni fluviali e 60 casi di allagamenti.