Lotta a bullismo e cyberbullismo, Ars approva legge

L’Ars ha approvato all’unanimità il disegno di legge che prevede Interventi rivolti alla prevenzione e al contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo in Sicilia.

Si potranno promuovere programmi e progetti per la diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, nonché interventi per la tutela della integrità psico-fisica dei minori in particolare nell’ambiente scolastico e nei luoghi di aggregazione giovanile, ed interventi finalizzati alla diffusione della cultura del rispetto dei sentimenti relativi alla sfera dell’affettività e della sessualità.

Prevista la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e di informazione rivolte agli studenti e alle loro famiglie; la promozione di iniziative di carattere culturale, sociale, ricreativo e sportivo sui temi della legalità e del rispetto reciproco, nonché sull’uso consapevole degli strumenti informatici e della rete internet; l’organizzazione di corsi di formazione per il personale scolastico, gli operatori sportivi e gli educatori in generale; l’attivazione di progetti di rete; l’organizzazione di corsi, programmi di assistenza, di gruppi di supporto per i genitori; l’attivazione di programmi di sostegno in favore dei minori vittime, autori e spettatori di atti di bullismo, ovvero di un percorso di sostegno con il gruppo classe in cui si sono verificati gli atti di bullismo, di cyberbullismo, di cyber pedofilia e di sexting, nonché di sportelli di ascolto negli istituti/scuole.
“La legge è un importante passo avanti- afferma Cetty Mannino, esperta in new media – perchè permette di allineare la Sicilia, al resto delle altre regioni, e di avere come punto di riferimento la legge nazionale 71/17 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. E’ fondamentale puntare il dito sulla prevenzione dei fenomeni in rete e di educare, soprattutto i minorenni, all’uso corretto dei dispositivi e della rete e per farlo è necessario coinvolgere tutta la società”.