Mai detto che con il Frecciabianca avremmo portato l’alta velocità in Sicilia”. L’impegno del governo nazionale verso la rete ferroviaria in Sicilia va misurato altrove. Parola del sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri: “Stiamo spendendo nove miliardi di euro per il raddoppio delle linee ferroviarie che collegano Palermo, Catania e Messina. Quando i lavori saranno completati da Palermo a Catania si viaggerà in poco più di due ore, rispetto alle tre ore attuali”. Giancarlo Cancelleri tiene il punto sulle polemiche per l’arrivo dei treni Frecciabianca in Sicilia e ribadisce l’impegno del governo nazionale a interventi strutturali per la rete ferroviaria siciliana.
“Il Frecciabianca non è entrato in servizio per portare i passeggeri da Palermo a Catania – ha spiegato il sottosegretario, intervenendo a Casa Minutella – ma l’abbiamo portato in Sicilia perché è un servizio che offre comodità ed accoglienza e soprattutto introduce una logica di coincidenze”. In pratica, quelle linee permettono di raggiungere Roma o Milano con i servizi Frecciarossa grazie a un biglietto integrato, unico legato proprio al Frecciabianca.
Cancelleri ha fatto anche degli esempi: “partendo da Caltanissetta per andare a Roma si impiegavano non meno di undici ore e mezza, che scendono a nove partendo da Catania. Con l’introduzione del Frecciabianca abbiamo abbattuto il tempo di percorrenza tra Caltanissetta e Roma a otto ore e mezza. Tre ore in meno. Da Catania a Roma, con questo sistema integrato, servono soltanto 7 ore e quindici minuti, due ore in meno”.
Un passo avanti ma ancora non basta. Per Cancelleri “non è una rivoluzione. Sono il primo a dire che abbiamo ancora servizi ferroviari vergognosi, da medioevo, ma stiamo investendo miliardi di euro per migliorare”. Per il sottosegretario, dunque, non c’era bisogno di fare polemiche.
Oltretutto, spiega il sottosegretario “il Frecciabianca non è un servizio sostitutivo, ma integrativo. Ai siciliani, poi, non costa neanche un euro. Non è a contratto con la Regione ma è un investimento di Trenitalia”.
Il sottosegretario torna a parlare anche dell’emergenza maltempo e bacchetta il governo Musumeci. “Queste giornate di maltempo ci stanno restituendo strade in malora, allagamenti e interruzioni nella rete ferroviaria. Il tema, da questo punto di vista non sono le infrastrutture ma l’ambiente che le circonda”. Sulla Regione: “Con il Cura Italia – spiega – abbiamo dato alla Regione siciliana 796 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico. La Regione ha speso 114 milioni di euro. Non lo dico, sono i dati forniti da Maurizio Croce nel report aggiornato al 30 giugno 2021, smentendo anche il presidente Musumeci che invece sostiene di aver speso 400 milioni. E’ un problema: se non si mette mano a questa situazione continueremo ad avere ponti che crollano, strade che si allagano e ferrovie che si interrompono per delle colate di fango. Dobbiamo curare il nostro territorio, altrimenti le nostre strade diventeranno dei letti di fiumi, ogni volta che pioverà”.