Da diversi anni il fenomeno degli incendi è aggravato dai cambiamenti climatici, che imporrebbero un radicale cambio di approccio e strategie. La stagione degli incendi è sempre più lunga, gli effetti sempre più distruttivi, più complessa la gestione del post incendio. La situazione dei catasti comunali delle aree percorse dal fuoco è allarmante. Non tutti gli incendi vengono segnalati e censiti.
Legambiente Sicilia, nell’ambito del progetto “PrezioseXnatura”, promuove “Sicilia messa a fuoco”, una grande campagna di sensibilizzazione sul tema della conservazione della biodiversità, corretta sul piano scientifico, cancellando dal linguaggio termini come «pulizia dei boschi» e avviando un’azione di formazione di amministratori, tecnici e operatori
Legambiente torna a chiedere con forza di rendere obbligatoria la redazione dei piani di gestione forestale sostenibile; linee guida e atti di indirizzo per la tutela della vegetazione naturale in generale. Alla Regione chiede ispezioni per verificare l’esistenza presso i Comuni dei catasti degli incendi aggiornati, e se negli anni i terreni distrutti dal fuoco siano stati utilizzati per percepire contributi comunitari nel settore zootecnico e forestale o se aree percorse dal fuoco con formazioni vegetali diverse dal bosco siano state, negli anni successivi, oggetto di trasformazioni agrarie o edilizie. E ancora, chiede di aumentare il controllo sociale su questo fenomeno, rendendo pubblici i dati, coinvolgendo i cittadini nella mappatura e nel monitoraggio.
L’obiettivo della campagna è:
- contrastare la diffusione degli incendi in Sicilia
- aumentare la consapevolezza riguardo l’importanza degli ambienti naturali e della loro conservazione
- diffondere la pratica della cittadinanza attiva nella prevenzione e monitoraggio post incendio attraverso la cultura della legalità
“Con questa nuova campagna – dichiara Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia – ci poniamo due obiettivi, da raggiungere attraverso numerose azioni declinate a livello regionale e sui territori. Il primo obiettivo, a breve termine, è quello di incidere con i nostri contenuti e le nostre proposte nelle decisioni che riguardano i temi della prevenzione e della pianificazione integrata che guardi con competenze ed attenzione al contesto ecologico che viene minacciato anno per anno dal fuoco. Ma l’obiettivo forse ancora più importante che vogliamo porci, questa volta nel medio e lungo periodo, riguarda più in generale l’aspetto della piena conoscenza di questo fenomeno odioso e la diffusione di una rinnovata consapevolezza nei cittadini, nelle organizzazioni ed associazioni di categoria, nelle istituzioni a tutti i livelli, per restituire una volta per tutte a questa distorta “cultura del fuoco” il disvalore che porta con sé e per cancellare definitivamente gli incendi dalla nostra bellissima terra”.