Villa Piccolo giovedi 18 settembre si conclude il ciclo “Politically incorrect – la cultura del dubbio” con la presentazione del libro di Fulvio Abbate

fulvio abbate

CAPO D’ORLANDO Giovedì 18 settembre, gran finale per il ciclo “Politically incorrect – la cultura del dubbio” inserito nella rassegna “Ingressi di paesaggi” promossa dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella”. 

Alle 18 a Villa Piccolo (Strada Statale 113, km. 109, Capo d’Orlando) è in programma la presentazione del libro di Fulvio Abbate “Intanto anche dicembre è passato” (Baldini & Castoldi). La presentazione è organizzata in collaborazione con il Festival letterario NaxosLegge. Presenta Alberto Samonà. Sarà presente l’Autore. Ingresso libero. 


Abbate, scrittore e giornalista palermitano ma residente a Roma è ritenuto fra i più “scorretti” d’Italia. Da casa propria tiene quotidianamente una rubrica su Youtube intitolata “Teledurruti” dalla quale esprime il proprio pensiero sui principali fatti italiani. 


Con questo libro Abbate ha concorso al Premio Strega, che non ha esitato ad attaccare: “Lo Strega è diventato l’obitorio di ogni fantasia”, ha detto.


IL LIBRO

Nell’autunno del 1961, in una Palermo dove i furori locali si propongono come una favola dantesca e il miraggio è una Parigi immaginata come un manifesto a colori, uno strano personaggio, zio Hitler, si trasferisce in casa Abbate per imbiancare le pareti dell’appartamento dove al piccolo Fulvio dà ripetizioni di matematica un altro disperso dal puzzle del Novecento, Ettore Majorana. L’epopea della famiglia Abbate si popola di Storia e di storie: papà Totò avido lettore di “Quattroruote” e Gemma, la madre, insegnante di francese e meravigliosa bugiarda, incorniciano una girandola di personaggi che si affacciano dal terrazzo della fantasia e del mondo reale. Charles De Gaulle e Albert Camus, Tintin e i Compagni di Baal, il trotskista Faraci e un prete regista di film porno si rincorrono su un fondale a quinte, che da Fort Apache va al golfo di Mondello, sino ad affacciarsi sugli Champs-Elysées. Tutto quanto ruota intorno a Fulvio, che inizia il suo apprendistato nel mondo mescolando la fantasia alla filigrana della storia. Il racconto di un universo bambino smaltato dalla tinta fosforescente della memoria: un romanzo sull’inizio e la scomparsa delle cose e delle persone, sulle mille sfumature dell’amore e sulla serenità della fine.

Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella