L’Upea Capo d’Orlando compie l’impresa nel posticipo dell’ottava giornata della Serie A Beko battendo il Banco di Sardegna Sassari per 72-71. Match energico in cui l’Upea ha messo in campo tutto quello che aveva e dimostrando grande carattere, risalendo dal -11(43-54) fino al + 7 (68-61). Tutti i ragazzi hanno messo intensità ed energia, lottando a rimbalzo e non risparmiandosi mai in ogni possesso. Del resto per battere una corrazzata come quella sarda, serviva una prova maiuscola e i paladini non hanno deluso. Sugli scudi Hunt (18 punti, 18 rimbalzi, 6 rimbalzi, per una valutazione di 35) e Burgess (16 punti, 4 rimbalzi, 1 assist e 2 recuperate, 17 di valutazione).
Primo quarto. Inizio di gara a ritmo elevatissimo da ambo le parti: Dario Hunt dopo soli 2’ minuti ha già collezionato 4 rimbalzi e 4 punti, per gli ospiti realizzano Dyson in penetrazione e Brooks da sotto (4-4). Ancora Hunt va a segno su assist di Freeman dopo un rimbalzo difensivo, Burgess fa 2/2 in lunetta, realizza anche dall’arco e al sesto l’Orlandina è avanti 11-8. Hunt lotta contro un leone sotto le plance in attacco e in difesa ed è già in odore di doppia doppia (10 punti e 8 rimbalzi), Henry penetra e appoggia al tabellone e il primo quarto termina 17-12 per i biancazzurri.
Secondo quarto. Apre il secondo Burgess con un lay up elegante appoggiato al vetro, Sassari si affida alle sue bocche da fuoco dalla lunga distanza, Logan, Sanders e Devecchi, e passa in vantaggio (21-23 al 13simo). Ci pensa capitan Teo Soragna a rispondere pan per focaccia (24-23). L’Orlandina ha due occasioni per andare ancora a segno dall’arco nella stessa azione, ma il ferro non è amico dei paladini in questa fase. Momento di confusione in cui la terna arbitrale fischia un doppio fallo tecnico a Sanders e Archie, per l’americano dell’Upea è il quarto e va ad accomodarsi in panca (24-28). Due stoppate irregolari (la palla come testimoniano le immagini nel primo caso era nettamente in fase discendente e nel secondo Lawal “pulisce” il ferro dopo che la palla tocca il tabellone) e dei passi non ravvisati dalla terna a Dyson fanno infuriare il PalaFantozzi. L’Upea tiene comunque botta e nonostante tutto chiude il primo tempo sotto di 7 punti (32-39).
Terzo Quarto. Hunt prende l’undicesimo rimbalzo e realizza da sotto al rientro sul parquet, Henry penetra e al 21esimo è 36-41. Lawal continua a maltrattare i ferri del PalaFantozzi, Burgess legge bene la difesa sarda e va a depositare la palla nella retina, Hunt va a segno con il gancio e al 26esimo è 43-48. Due triple degli ospiti, la seconda con Devecchi solo in transizione e Freeman a terra dalla precedente azione offensiva dei siciliani. Sassari tenta l’allungo e va sul +11 (43-54) con il solito run and shoot del grande ex Meo Sacchetti, ma l’Upea non molla e con le triple di Soragna (2) e Burgess sulla sirena del terzo quarto torna a distanza di due possessi pieni (53-59).
Quarto Quarto. Inizia l’ultimo periodo di gioco, l’intensità è alta e l’energia messa in campo dai ragazzi di Griccioli è notevole. Burgess conquista fallo e fa 1/2 in lunetta, Hunt prende un altro rimbalzo difensivo e realizza da sotto (56-59). Ancora un rimbalzo di Hunt, in difesa adesso, e un canestro, schiacciata con fallo, e l’Orlandina risale ancora la china. È il nuovo arrivato in casa Upea a fare esplodere definitivamente la tensostruttura di piazza Bontempo: una penetrazione sulla sirena dei 24 e una bomba di Henry danno il +5 a Capo d’Orlando. Freeman sente l’odore del sangue e mette la tripla del +7 con il tabellone che s’illumina di rosso (68-61 a 4’ dalla fine). Realizza Henry ancora in penetrazione con l’aiuto del vetro, ma gli ospiti hanno un sussulto e si portano sul -1 con una poderosa schiacciata di Sanders (70-69 a 1 dalla fine). Fiato sospeso di tutti i presenti quando Dyson alza la parabola, ma Hunt stoppa e prende il rimbalzo numero 18. Teo in lunetta fa 2/2 e il match
Coach Griccioli: « Abbiamo trovato buone soluzioni in attacco, ma la chiave della partita è stata la nostra difesa. Abbiamo tolto a Logan gli spazi e con l’aiuto di Sek abbiamo cercato di limitare il ritmo di Dyson. Abbiamo fatto quello che dovevamo, la guerra a rimbalzo e ad ogni possesso. Con il quarto fallo di Archie potevamo disunirci, invece ci siamo ulteriormente ricompattati. È una grande soddisfazione per noi anche perchè volevamo premiare il pubblico che ci è stato vicino oggi. Abbiamo chiesto pazienza, abbiamo sciupato qualche buona occasione, ma oggi siamo felici. Facciamo un lavoro egregio in palestra, ma le volte che ci siamo allenati in 10 sono state davvero poche. Colgo l’occasione per ringraziare Stefano Marisi che ci ha permesso di lavorare al meglio fino ad oggi. Spendo una parola doverosa su Hunt che sta mettendo in campo un’energia paurosa, quasi da Eurolega, ha chiuso con 18 punti e 18 rimbalzi, ma non è solo questo il dato che da l’idea della sua prova. Deve ancora lavorare su tanti aspetti, ma con quest’umiltà può andare lontano. Anche Brad ci ha messo l’energia giusta, questo è il lavoro che vogliamo da questi ragazzi e che anche loro possono chiedersi».
Coach Sacchetti: «Onore a Capo d’Orlando che ha giocato bene e ha meritato la vittoria mettendoci più orgoglio e fame di noi. Noi avevamo la partita in pugno e non dovevamo arrivare nel finale a giocarci la gara punto a punto, non dovevamo farlo, soprattutto non dovevamo farlo qui a Capo d’Orlando».
Ufficio Stampa Orlandina Basket