I consiglieri Abate, Micale, Gemmellaro, Sanfilippo, Trifilò e Trusso, durante la seduta consiliare hanno esposto, nel corso dei diversi interventi, le notevoli e significative criticità insite nelle proposte di deliberazione presentate.
Il punto focale ruota certamente attorno alla cancellazione dal bilancio di residui attivi (crediti) per € 3.131.533,25, senza fornire adeguate evidenze documentali a supporto. Contestualmente sono stati stralciati residui passivi (debiti) per € 3.142.408,59 ma da questa operazione è emerso un disavanzo (perdita delle gestione) di € 555.447,02.
I residui attivi erano parte integrante del bilancio 2014 approvato a luglio 2015, in quanto ritenuti certi, liquidi ed esigibili, salvo poi diventare improvvisamente inesigibili in data odierna. Tenendo conto di quanto sopra rappresentato il bilancio 2014 avrebbe dovuto riflettere il reale disavanzo.
Gli scriventi avevano, già dal bilancio 2011, sottolineato i rischi di inesigibilità dei residui attivi (crediti) iscritti in bilancio, denunciati pesantemente anche dalla recente nota della Corte dei Conti, la delibera approvata ieri conferma pienamente che le tante dichiarazioni espresse negli anni erano certamente fondate.