Si è conclusa positivamente la vicenda che ha portato la Fondazione Einaudi a ricercare un nuovo assetto atto a superare le difficoltà nelle quali è venuta a trovarsi in questi ultimi mesi.
Oggi è possibile, con legittima soddisfazione, annunciare che la Fondazione Einaudi è stata messa in sicurezza dai liberali storici, che hanno trovato un’interlocuzione di alto profilo culturale con la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella (Capo d’Orlando), una delle più antiche e gloriose istituzioni culturali italiane.
Il CdA della Fondazione Piccolo, infatti, guidato dall’Avv. Giuseppe Benedetto ha formulato una proposta che ha coniugato l’esigenza della “Einaudi” di rilanciarsi grazie ad una opportuna sinergia con una istituzione dotata di una significativa patrimonializzazione, con l’interesse della stessa “Piccolo” di sfruttare opportunità che possano consentirle di andare oltre l’ampio perimetro culturale e artistico che la ha finora caratterizzata.
Questo felice connubio ha portato l’assemblea dei soci, riunitasi il 20 Gennaio u.s. presso la storica sede romana di Largo Dei Fiorenti, a eleggere il nuovo CdA che prevede un nuovo assetto di vertice della Fondazione Einaudi; ieri sera il CdA, infatti, ha eletto il suo nuovo presidente nella persona del Prof. Avv. Giuseppe Benedetto, liberale storico e Presidente della Fondazione Piccolo mentre il ruolo di Vice Presidente è stato assegnato al noto giornalista e politolo Dott. Davide Giacalone.
Essi saranno accompagnati nell’opera di rilancio dai prestigiosi nomi che hanno rappresentato sino ad ora la continuità storico-politica della Fondazione Einaudi, ad iniziare dal Presidente d’onore Mario Lupo a cui va l’unanime riconoscimento di essersi adoperato in ogni modo per raggiungere il risultato del salvataggio della Fondazione e che ha oggi garantito al nuovo CdA il proseguimento della Sua preziosa opera nell’interesse della Fondazione Einaudi.
Il rinnovato CdA della Fondazione Einaudi, nel cui seno è entrato tra l’altro a far parte il giovane avvocato siciliano Andrea Pruiti Ciarello anch’egli, come il Presidente Benedetto, Consigliere della Fondazione Piccolo, si è dato 90 giorni di tempo per portare a termine l’impegnativa operazione di rilancio anche attraverso il coinvolgimento dei tanti soggetti dell’area culturale liberal-democratica che hanno dimostrato interesse a partecipare direttamente ad una affascinante sfida: quella di proseguire la ricerca, gli studi – anche in partnership con le più prestigiose università italiane – e di dare nuovo ed ulteriore impulso a quella scuola di liberalismo che in questi anni è stato il marchio di fabbrica della Fondazione Einaudi.
I nuovi vertici della Fondazione saranno al lavoro da subito, anche attraverso un restyling significativo del sito istituzionale e un ingresso nel mondo dei social, strumenti oggi indispensabili per arrivare ai giovani verso cui principalmente sono rivolti gli sforzi formativi della Fondazione.
Il Presidente Benedetto ha voluto ricordare, con gratitudine e commozione, il liberale messinese Gaetano Martino, primo Presidente della Fondazione Einaudi, padre nobile dell’Europa che si andava a costituire, statista e più volte ministro nonché fisiologo di fama mondiale.
L’Avv. Pruiti, nel ringraziare l’assemblea per l’onore accordatogli, ha voluto evidenziare come oggi la Fondazione Einaudi rappresenti il punto più alto ed autorevole di quella cultura laica, liberal democratica, che tanto ha dato alla storia più alta e nobile del nostro Paese. In questo filone culturale, tra l’altro, si iscrive la prestigiosa rassegna intitolata “la cultura del dubbio”, che in questi ultimi tre anni ha caratterizzato alcuni dei momenti più significativi delle iniziative culturali della Fondazione Piccolo, curata dallo stesso Avv. Andrea Pruiti Ciarello.