Brutte notizie per i 5300 Precari Asu della Regione Siciliana . In Commissione Bilancio durante la discussione della legge finanziaria da approvare entro il 30 Aprile , il governo disattendendo gli accordi, ha ritirato l’emendamento già approvato a febbraio in Quinta Commissione Lavoro e col quale si delineava un percorso di stabilizzazione per i suddetti lavoratori. Di seguito i vari comunicati di sindacati e politici contrari alla scelta optata dal Governo Crocetta :
Associazione Asu Sicilia
Inutile fidarsi di Crocetta e del suo Governo, in tutti questi anni non hanno mai mantenuto nessun impegno e oggi siamo all’ennesima ingiustificata farsa.
Nella giornata di ieri, durante la seduta della Commissione Bilancio , il Governo Regionale disattendendo gli accordi, ha ritirato l’emendamento a favore degli ASU approvato a Febbraio scorso in V^ Commssione Parlamentare.
Il fatto ha dell’incredibile se solo si pensa che il Governo stesso aveva recepito quell’emendamento, lo aveva modificato e fatto proprio.
COSA SI NASCONDE DIETRO QUESTO DIETROFRONT ?????
Dal punto di vista formale l’emendamento è ineccepibile e lo stesso governo lo ha già utilizzato a favore di altri, sotto l’aspetto sostanziale e di giustizia sociale NON HA SENSO DISCRIMINARE VOLUTAMENTE GLI ASU.
QUESTO GOVERNO HA PENSATO SOLAMENTE A DISTRIBUIRE INCARICHI AGLI AMICI, NESSUNA RISPOSTA CONCRETA PER IL POPOLO…
5300 ASU DISCRIMINATI SENZA ALCUN MOTIVO, solo mancanza di coraggio, sensibilità politica , visione della realtà.
DOPO 20 ANNI DI SFRUTTAMENTO UN PERCORSO DI STABILIZZAZIONE E’ UN DIRITTO CHE NON PUO’ PASSARE DALLE BIZZE DI UN GOVERNO INCAPACE DI PROGRAMMARE E MANTENERE GLI IMPEGNI !!!!
Gli ASU hanno gli stessi diritti di tutti gli altri precari, NON TOLLERERANNO INCIUCI E GIOCHI DI POTERE. Solo meschini balletti politici possono giustificare un voltafaccia di questo tipo.
TUTTI GLI ASU DEVONO TENERSI PRONTI ALLA MOBILITAZIONE
QUESTA VOLTA CI GIOCHIAMO LA SOPRAVVIVENZA… TUTTI !!!
Il Presidente
Francesco Mallia
Associazione Asu Sicilia
Coordinamento Regionale – CSA – Dipartimento ASU
Il governo Crocetta: un governo che non rispetta le leggi e che va avanti solo per conservare le poltrone, rispondendo a bieche logiche di potere.
L’ultimo atto di questo scellerato Governo vede ancora una volta 5300 lavoratori vittime di un’arroganza che va oltre la legge; ci riferiamo allo stralcio dell’emendamento avvenuto ieri a tarda sera in Commissione Bilancio, precedentemente approvato all’unanimità in V Commissione e con lo stesso Governo concordato, che sanciva il diritto al percorso di stabilizzazione, SENZA COSTI AGGIUNTIVI!
Ribadiamo che persino il Ministero del Lavoro si adeguò alle osservazioni sollevate dalla Corte dei Conti in fase di registrazione della convenzione 2016, che faceva rilevare la mancata predisposizione di un articolato piano di stabilizzazione, come imposto dal legislatore, da parte delle regioni; infatti ha imposto alle regioni un piano di svuotamento del bacino LSU a cui anche la regione Siciliana si è adeguata, seppur in ritardo come suo solito, deliberando a febbraio scorso e causando la sospensione dal servizio dei 251 a carico del FSOF, causando disservizi ai cittadini e notevoli disagi ai lavoratori che ad oggi, dall’inizio dell’anno, non hanno percepito nessun compenso.
La logica che sta seguendo il Governo è assolutamente chiara, infatti i lavoratori impegnati in attività socialmente utili sono tutti utilizzati ai sensi del D.Lgs 81/2000, ma ad alcuni riconosce il diritto alla stabilizzazione, perché imposto dal Ministero ed altri 5300 no!
UN GOVERNO DEBOLE CON I FORTI E FORTE CON I DEBOLI,
che probabilmente punisce gli ASU, per regolare i conti con qualcuno che si è allontanato!
Senza dimenticare che sempre la Corte dei Conti, contestualmente, pose il percorso di stabilizzazione come atto necessario per la stessa proroga.
Ma questo è il Governo a trazione Baccei, che incurante delle leggi, risponde a logiche di potere lontane dalla Sicilia, che ha portato questa terra al collasso economico/strutturale in questo lustro.
Facciamo appello alle forze politiche siciliane sane, affinchè quel poco che è rimasto, non venga depauperato.
Dimostrate che siete stati eletti per rappresentare democraticamente i Vs concittadini e per rispettare le leggi.
I lavoratori non accetteranno di vedere la loro vita distrutta e a partire da oggi si attiveranno per mettere in campo con ogni forma di protesta possibile
Coordinamento Regionale
CSA – Dipartimento ASU
Mario Mingrino – Vito Sardo
Confintesa Coordinamento Lsu Palermo
Uno scellerato governo regionale continua a dire NO agli ASU . In Commissione Bilancio durante la discussione della legge finanziaria da approvare entro il 30 Aprile , il governo disattendendo gli accordi, ha ritirato l’emendamento ASU approvato a Febbraio scorso in V^ Commssione Parlamentare che aveva fatto proprio previe alcune modifiche. E’ riprovevole che In una finanziaria dove certamente saranno previsti “premi e giocattoli” per “tanti” ,non si riesca per INDIFFERENZA POLITICA a prevedere un provvedimento che SENZA ALCUN COSTO AGGIUNTIVO possa tracciare un percorso verso una stabilizzazione di un bacino che continua ed essere sistematicamente sfruttato da 20 anni. Non è assolutamente TOLLERABILE la condotta discriminatoria del governo regionale che continua ad usare pesi e misure diversi per lavoratori TUTTI appartenenti alla stessa categoria . Un governo che ha “sfidato” anche la normativa nazionale , che ha avviato un’interlocuzione con il governo nazionale e che ha adottato i necessari interventi normativi per garantire GIUSTISSIME e LEGITTIME garanzie occupazionali per i colleghi contrattisti. Un governo regionale che, tenuto conto dei rilevi mossi dalla Corte dei Conti, ha approvato con una delibera del 15 Febbraio scorso un programma di svuotamento del bacino LSU per i 251 colleghi con oneri a carico del Fondo Nazionale prevedendo tra le altre cose misure incentivanti per un percorso di stabilizzazione. Appare chiaro l’intento di Crocetta & C. di RELEGARE a sussidiati a vita senza speranza alcuna quasi 5300 lavoratori per i quali le leggi nazionali e regionali in materia prevedono il DIRITTO ad una stabilizzazione. NON SIAMO CERTAMENTE DISPOSTI A TOLLERARE LE ANGHERIE I SOPRUSI E L’INDIFFERENZA DI UNA POLITICA SOLO INTENTA A STABILIRE ACCORDI ED INCIUCI PUR DI GARANTIRE “LA POLTRONA” e TOTALMENTE DISINTERESSATA alle sorti di chi è costretto a SOPRAVVIVERE con un sussidio di 580 euro tra l’altro mai corrisposto regolarmente. Inviatiamo TUTTI i lavoratori a mobilitarsi sin d’adesso per le iniziative di protesta che saranno intraprese
Rosario Greco
Confintesa Coordinamento Lsu Palermo
Presidente della V Commissione Lavoro On . Marcello Greco
<<Le vergogne del Governo Crocetta perseverano…
Oggi purtroppo abbiamo assistito all’ennesimo atto di irresponsabilitá del Governo:
in Commissione Bilancio é stato ritirato l’emendamento sugli ASU, che a febbraio scorso era stato esitato positivamente e all’unanimitá in Commissione Lavoro.
Tale emendamento prevedeva un percorso di stabilizzazione per la categoria, invece oggi 5.800 lavoratori rimangono al palo nel limbo del precariato senza alcuna prospettiva futura. Crocetta e il tuo Governo dovete andar via, affinché la Sicilia ed i Siciliani si possano riappropriare della loro libertá. Presenteró l’emendamento ritirato in aula, perché sia l’intero Parlamento a pronunziarsi sulle sorti dei lavoratori.>>
Onorevole Edy Tamajo (Siclia Futura)
“Trovo gravissimo che il Governo regionale abbia ritirato dalla finanziaria regionale l’emendamento sui lavoratori Asu che prevedeva un chiaro percorso di stabilizzazione. Forse qualcuno pensa ancora di poter sfruttare questo bacino di lavoratori che da vent’anni vengono discriminati in maniera colpevole. Nonostante le leggi nazionali e regionali prevedano la fine del precariato per chi presta servizio nella Pubblica amministrazione, Crocetta continua ad ignorare 5300 lavoratori che hanno i requisiti per la trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Mi auguro che si rimedi a tale situazione immediatamente, altrimenti non farò mancare il mio supporto agli Asu nelle manifestazioni di protesta nella speranza che il Presidente della regione si ravveda e ponga fine al limbo in cui sono relegati questi lavoratori”. Lo afferma Edy Tamajo, deputato regionale di Sicilia Futura all’Assemblea regionale siciliana.