Stranieri ma anche italiani. La Sicilia ritrova il suo fascino e nel lungo ponte pasquale appena trascorso fa registrare numeri in crescita. Da Palermo a Trapani, passando per Enna e Caltanissetta, i riti della Settimana santa incantano turisti e visitatori che per il primo lungo week-end primaverile hanno scelto l’Isola per il meritato relax. In cima alle preferenze degli italiani secondo il motore di ricerca viaggio Kayak.it che ha analizzato le ricerche effettuate dai suoi utenti ci sono proprio tre città siciliane. A conquistare il podio è Catania, seguita in terza posizione da Palermo, mentre tra le top ten al decimo posto arriva una new entry: Trapani.
Amata dagli italiani, ma apprezzata anche dagli stranieri. Soprattutto russi. “C’è un ritorno di questo mercato – dice all’AdnKronos Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia e ad di Sac, la società di gestione dello scalo di Catania – anche grazie ai voli diretti verso l’Isola. Prevediamo un incremento significativo di queste presenze anche in estate”. E poi tedeschi, francesi, belgi. Tutti pazzi per la Sicilia, insomma, come confermano anche i dati dei passeggeri in transito negli scali di Catania e Palermo. A Fontanarossa sono stati 180mila, ossia il 29 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una media giornaliera tra arrivi e partenze di 25mila passeggeri. Buona la performance anche per l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, dove la Gesap, la società di gestione dello scalo, parla di un incremento, rispetto alla Pasqua 2016, dell’87 per cento di viaggiatori internazionali e più 12 per cento di passeggeri complessivi.
revisioni rosee anche in vista del 25 aprile. Secondo il monitoraggio effettuato dal Cst (Centro studi turistici) sui portali web Booking, Expedia, Trivago e Airbnb da giorno 22 a giorno 25 aprile l’indice di saturazione delle camere a Palermo tocca il 65 per cento (+2 per cento rispetto al 2016), con percentuali destinate ad aumentare. Numeri che per il sindaco Leoluca Orlando, sono “la conferma del ritrovato appeal internazionale della nostra città e del nostro territorio”. Ma l’ottima performance pasquale non fa esultare il presidente di Federalberghi Sicilia, Nico Torrisi. “Nonostante l’innegabile trend positivo e la crescita innegabile – spiega all’AdnKronos – ci ritroviamo davanti al paradosso di benefici marginali legati a questi flussi”.
La causa? “Un sommerso che la fa da padrone” denuncia il numero uno degli albergatori siciliani. Lo scorso anno Federalberghi ha denunciato la presenza di circa 5mila strutture abusive. Numeri in difetto. “Sono molto di più – dice – e crescono a dismisura a causa di una vacatio normativa che consente loro di proliferare”. La conseguenza di un sommerso dilagante è che “larghe fette di mercato sono erose da un’assoluta illegalità che viene tollerata”. Ecco, allora l’appello alla politica. “La Sicilia ha un appeal innegabile – spiega Torrisi -, le nostre città sono sempre di più mete predilette di italiani e stranieri, ma questi flussi vengono intercettati da soggetti che operano senza regole”.
“Occorre che siano messe a punto delle norme a salvaguardia di chi opera nel rispetto delle leggi e che oggi viene massacrato da una concorrenza sleale – conclude il presidente di Federalberghi -. Bisogna che tutti abbiano l’opportunità di competere ad armi pari. Non chiediamo la detassazione ma neppure possiamo accettare di essere continuamente penalizzati e puniti”.
(AdnKronos) –