Ci sarà tempo sino al 3 gennaio alle 16 per presentare gli emendamenti alla finanziaria regionale siciliana, che approderà in Aula alle 12 di sabato 4 gennaio con le relazioni di maggioranza ed opposizione e con la discussione generale. E’ quanto è stato stabilito dalla conferenza dei capigruppo, convocata nel pomeriggio dopo una giornata caratterizzata da lavori d’Aula a singhiozzo. Sala d’Ercole, chiamata oggi ad incardinare bilancio e finanziaria, dopo la lunga maratona domenicale della II commissione, che ha esitato la legge di stabilità, infatti, era stata inizialmente convocata per stamani alle 12, ma la seduta, aperta e subito chiusa, era stata rinviata alle 15. Dopo quasi due ore di ritardo i lavori, alle 17, sono stati riaperti e il presidente di turno Salvo Pogliese ha comunicato il termine per ultimo per la presentazione degli emendamenti: giovedì prossimo alle 16. Una data che non aveva messo d’accordo tutti. Critici soprattutto i deputati dell’opposizione, tra cui Toto Cordaro, capogruppo di Pid-Grande Sud, che ha puntato il dito su una data ”non concordata né condivisa. E’ inaccettabile che lo stesso termine ci venga calato dall’alto, anche se autorevolmente, dalla presidenza dell’Ars – ha detto intervenendo a Sala d’Ercole -. Chiedo formalmente come presidente del gruppo che si proceda alla sospensione dell’aula, contestuale conferenza di capigruppo e calendarizzazione dei lavori”. Sulla stessa lunghezza d’onda Santi Formica, capogruppo della lista Musumeci, secondo il quale ”il Parlamento deve avere il tempo di analizzare nel merito il bilancio, non si possono imporre dei tempi che non tengano conto della rilevanza degli argomenti trattati. Non si può andare oltre l’incardinamento della legge di stabilità. A scatola chiusa non si può approvare nulla. Occorrono tempi congrui per l’esame”. Sospesa la seduta e convocata la conferenza dei capigruppo è stata fissata la nuova data.
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