L’ amministrazione Ingrillì avrà l’umiltà di riconoscere le gravi inadempienze in materia di regolamentazione del suolo pubblico e le scellerate scelte tecnico-politiche spesso eccessivamente discrezionali da parte delle precedenti amministrazioni comunali?
Sono passati 11 anni dalla delibera di Giunta (n.70 del 25.3.2009) che fissa i criteri regolamentari sull’uso del suolo pubblico, unico riferimento normativo per i dirigenti che rilasciano le concessioni e per gli amministratori che le avallano, spesso troppo discrezionalmente.
Il consiglio comunale nella sua interezza dovrà, a breve, individuare le più opportune e lungimiranti “linee guida” per un’equa, qualificata e tempestiva pianificazione urbana biosostenibile ed approvare un inderogabile “Piano di Decoro Urbano” e un ” Regolamento degli Spazi Pubblici o di Uso Pubblico, con le relative tariffe”.
I consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, con grande serenità d’animo e con la diligenza del buon padre di famiglia, coinvolgendo preventivamente la società civile, gli ordini professionali e le associazioni di commercianti ed artigiani, dovranno documentarsi su quanto sarà discusso nelle commissioni competenti e successivamente votato in consiglio comunale.
Nella mia qualità di consigliere, prima ancora di approfondire la richiamata problematica non posso esimermi dal chiedere: l’attuale amministrazione avrà l’umiltà di riconoscere le gravi inadempienze in materia di regolamentazione del suolo pubblico e le scellerate scelte tecnico-politiche spesso eccessivamente discrezionali da parte delle precedenti amministrazioni comunali?
Il quesito nasce dalla considerazione inevitabile da parte di ciascun cittadino perchè è impensabile che un decennio di anarchia assoluta nella gestione della “Res Publica” possa essere arginato con un colpo di spugna. E’ inconcepibile una scelta superficiale con il rischio di mettere sul lastrico centinaia di famiglie che investendo nella propria attività, hanno creato, occupazione e ricchezza diffusa, rendendo la nostra cittadina un fiore all’occhiello nella realtà economica siciliana. Solo il buon senso potrà guidare gli amministratori, nessuna norme nuova sul “Piano di Decoro Urbano ed Uso Privato dei suoli pubblici” potrà riportare ordine e bellezza.