Capo d’ Orlando : Voto di astensione della minoranza per spronare l’amministrazione al pagamento di tutti i creditori.

I Consiglieri Renato Carlo Mangano, Alessio Micale, Sandro Gazia e Angiolella Bottaro con il voto di astensione alla proposta di deliberazione per “l’anticipazione di liquidita’ per il pagamento dei debiti al 31.12.2019” hanno stigmatizzato il Modus Operandi dell’amministrazione Ingrilli in considerazione dell’ arbitrario e ingiustificabile incompleto elenco dei legittimi creditori dell’ente locale paladino. È parso loro discriminante nei confronti della platea dei fornitori che vantano altrettanti crediti , certi, liquidi ed esigibili , facendo sì che ci siano figli e figliastri. E’ oramai chiaro che non si riescono a soddisfare neanche i debiti per i servizi primari con forme ordinarie di pagamento. Molti ancora i fornitori di beni e servizi in favore del Comune, a cui viene negato il pagamento dei corrispettivi contribuendo cosi ad aggravare la difficoltà economica nella quale inevitabilmente si sono venuti a trovare. Di fronte ad un criterio di valutazione forzato e non condiviso abbiamo manifestato le nostre legittime riserve.

È stata evidenziata,altresì, la preoccupazione che da questa scellerata scelta possa scaturire una sproporzionata mole di contenziosi. Infatti, da una attenta analisi del richiamato elenco si è riscontrato che verranno premiate principalmente quelle aziende che avevano adito la Magistratura per vedere riconosciuti i propri crediti , contrariamente a quei creditori che, invece, fiduciosi hanno confidato nelle rassicurazioni degli amministratori locali.
Richiamando i principi di solidarietà ed uguaglianza, la minoranza con spirito propositivo e collaborativo ha sollecitato l’ amministrazione e il consiglio comunale nella sua interezza ad implementare la proposta di deliberazione per fare rientrare il maggior numero possibile di creditori, riconoscendo, eventualmente, il pagamento di alcune fatture delle loro spettanze totali nella consapevolezza del momento particolarmente difficile sia sotto l’aspetto economico che lavorativo.