La Regione Siciliana finanzia con oltre 1,6 milioni di euro iniziative “pilota” di co-housing e co-produzione per progetti di agricoltura sociale innovativa. L’Avviso pubblicato dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro – Ufficio speciale Immigrazione, nell’ambito del progetto P.i.u Su.pre.me. (Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento), prevede infatti il finanziamento di cinque iniziative finalizzate all’avvio di nuove imprenditorialità in agricoltura, con lo scopo di sostenere l’inserimento lavorativo di cittadini stranieri presenti nel territorio siciliano, vittime o potenziali vittime di sfruttamento in ambito agricolo. «Con questo intervento – afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali, Antonio Scavone – vogliamo sviluppare percorsi in grado di contrastare lo sfruttamento e il lavoro nero in agricoltura. L’obiettivo è fornire ai lavoratori stranieri strumenti e competenze per dare avvio a progetti pilota innovativi e costituire nuove imprese sul territorio siciliano. Attraverso quest’azione, che si collega alle altre sviluppate all’interno delle iniziative di Su.pr.eme e P.i.u. Su.pr.eme, il governo Musumeci sta costruendo un modello d’intervento per dare una risposta concreta alla lotta al caporalato e a ogni forma di sfruttamento in ambito lavorativo». I beneficiari dell’Avviso possono essere enti del Terzo settore, in forma singola o in associazione temporanea di scopo. Le proposte dovranno prevedere la realizzazione di percorsi di formazione e orientamento e laboratori finalizzati all’avvio di nuove imprese agricole a cui connettere interventi concreti a supporto dell’autonomia abitativa (co-housing o contributo abitativo) e di inclusione socio-lavorativa. I lavoratori stranieri selezionati all’interno dei cinque percorsi verranno concretamente impegnati nelle attività pilota di agricoltura sociale innovativa nelle aree rurali. Ai destinatari più meritevoli verranno erogati contributi per l’avvio di nuove attività imprenditoriali. Le attività d’impresa potranno essere sostenute anche attraverso l’acquisto o il noleggio di attrezzature e beni necessari a fare partire i progetti. I beneficiari dell’avviso, inoltre, dovranno individuare uno o più beni immobili e terreni (privati o pubblici) da destinare, da un lato, alle attività di formazione e orientamento e di sostegno all’autonomia abitativa e, dall’altro, alle attività di agricoltura sociale innovativa. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 1.669.680 euro; ogni proposta può essere finanziata per un importo massimo 333.936 euro. I progetti dovranno essere inviati mediante raccomandata a/r o pec all’indirizzo ufficiospecialeimmigrazione@certmail.regione.sicilia.it entro le ore 24 del 29 novembre 2021. L’iniziativa rientra in P.i.u. Su.pr.eme., progetto co-finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali – direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione e dall’Unione europea, Pon Inclusione – Fondo sociale europeo 2014-2020. Le attività di P.i.u. Su.pr.eme si inseriscono nell’ambito del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, approvato in seno allo specifico Tavolo caporalato promosso dalla direzione generale Immigrazione del Ministero.
Questo il link all’Avviso: https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/decreti-e-direttive/progetto-fami-piu-supreme-approvazione-avviso-pubblico-ed-allegati-finanziamento-n-5-iniziative-co-housing-co-produzione-progetti-agricoltura