Al via i contratti di ricollocazione: uno strumento innovativo di politiche attive del lavoro.Assessore Mangano:”la Regione intende contrastare il fenomeno della disoccupazione, accompagnando al lavoro le fasce più deboli”.

mangano

E’ stato pubblicato sul sito del Dipartimento Lavoro della Regione
Sicilia l’Avviso per il Contratto di Ricollocazione 2017. Il beneficio
ha lo scopo di favorire l’inserimento, o il re-inserimento, nel mondo
del lavoro di persone in cerca di occupazione e di disoccupati che non
hanno indennità di disoccupazione. La dotazione finanziaria complessiva
è di 15 milioni di euro.
“Il Contratto di Ricollocazione – dice l’assessore per la Famiglia, per
le Politiche Sociali e il Lavoro, Carmencita Mangano – rappresenta uno
strumento innovativo di politica attive del lavoro attraverso il quale
la Regione intende contrastare il fenomeno della disoccupazione. I
percorsi individuali di accompagnamento al lavoro presteranno
particolare attenzione alle fasce più deboli come i giovani, le donne, i
disabili, gli immigrati, i detenuti a fine pena e gli ex, le persone con
bassi titoli di studio e con limitate competenze professionali e agli
over 50”.
L’incontro tra domanda e offerta di lavoro sarà favorito dall’impegno e
dalla collaborazione tra i Centri per l’Impiego e le Agenzie per il
Lavoro (operatori privati accreditati).
I requisiti per accedere sono la residenza o il domicilio in Sicilia per
almeno 12 mesi, essere in cerca di prima occupazione o disoccupati che
non godono di indennità di disoccupazione (Nasp), avere un’età compresa
tra i 18 e i 67 anni ed avere un reddito familiare ISEE 2016 inferiore a
20 mila euro.
Ai destinatari del Contratto è concesso un’indennità lorda di frequenza
di 4 euro l’ora sulla base dell’effettiva partecipazione: in caso di
inadempimento è prevista la decadenza dal beneficio e dall’indennità di
frequenza.
Il Centro per l’Impiego avrà il compito di accogliere e informare i
potenziali destinatari del Contratto di Ricollocazione sulle opportunità
lavorative, convalidare i requisiti e prendere in carico i futuri
lavoratori per redigere il profilo personale, secondo il modello Anpal,
e fornire informazioni sugli operatori privati accreditati cui
rivolgersi per l’offerta ai servizi specialistici.
Sulla base delle domande registrate e convalidate dal Centro per
l’Impiego, il Dipartimento Lavoro, in funzione della dotazione
finanziaria, predisporrà una graduatoria suddivisa in 4 gruppi per età:
da 18 a 29 anni, da 30 a 40, da 41 a 50 e da 51 a 66 anni. All’interno
di ciascuna di queste fasce, la graduatoria è stilata considerando, come
priorità e in ordine crescente, il reddito ricavato dal modello ISEE
indicato nella domanda; l’età; il genere femminile e, in caso di
ulteriore parità, si provvederà al sorteggio. A ogni fascia d’età verrà
attribuita una quota della dotazione finanziaria così distribuita: 4.5
milioni (18-29), 2.250 (30-40), 3.750 (41-50) e 4.5 (51-66).
Il percorso di accompagnamento al lavoro subordinato, da erogare
esclusivamente su base individuale, si differenzia a seconda del grado
di preparazione specifica del lavoratore. L’impegno varia da 118 a un
massimo di 236 ore suddivise in 4 categorie, di cui due uguali per
tutti: il servizio di orientamento specialistico della durata di 24 ore
e quello di accompagnamento al lavoro di 94 ore. Si differenziano invece
il servizio di collocamento mirato di 59 ore e quello di collocamento
intensivo di 118 ore che saranno erogati in considerazione delle
capacità professionali. Esiste anche un percorso di accompagnamento per
il lavoro autonomo di 184 ore.
Sarà riconosciuto all’operatore privato un contributo massimo di 8 mila
euro per singolo utente, assunto nell’ambito del lavoro subordinato e in
base alla difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. In particolare
si tratta di 4 mila per l’alta collocabilità, 6 mila per la media e 8
mila per la bassa. Invece, per l’accompagnamento al lavoro autonomo, il
contributo è di 6.256 euro e viene rimborsato solo ad avvenuta creazione
d’impresa.