Le circa 600 capre selvatiche saranno donate gratuitamente a chi le richiederà. Lo ha reso noto il dirigente dell’assessorato regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale presso il servizio per il territorio di Messina. Le domande dovranno per venire entro il 10 aprile prossimo. Le capre vivono allo stato brado nella montagna dell’isola delle Eolie, ma spesso scendono a valle in cerca di cibo, danneggiando anche giardini e orti, sono della razza siciliana Girgetana, Saanen e Nana Tibetana.
La Regione, dopo le proteste degli abitanti, ha attuato un piano di monitoraggio e di contenimento. “L’assessorato regionale all’Agricoltura, Sviluppo rurale Pesca mediterranea – ha dichiarato il sindaco Riccardo Gullo – ha presentato al Comune di Lipari anche i risultati del censimento delle capre selvatiche ad Alicudi eseguito nel periodo gennaio-agosto 2023 dalla Società Dream Italia di Pratovecchio Stia”.
Il progetto ha comportato una spesa di 50.000 euro. La problematica, relativa alla presenza di un numero sempre crescente di questi animali, trae origine dall’abbandono, una ventina di anni fa, sul territorio, di esemplari domestici. Le capre, che vivono in una zona impervia di questa piccola riserva naturale, vanno alla ricerca di cibo, spingendosi anche nelle zone abitate, mangiando colture, alberi, piante di fico d’india.
Della necessità di attuare interventi di gestione sulla popolazione di capra inselvatichita si era già fatto carico anche il Piano di gestione Unesco Isole Eolie, riportando, espressamente, tra i propri obiettivi la necessità di ridurre gli impatti che questa specie arreca sui caratteristici “muretti a secco”.
Se Alicudi fa i conti anche con una invasione di conigli selvatici anche le montagne di Ginostra e Stromboli si ritrovano con una massiccia affluenza di capre e pecore (oltre 1200) con i problemi che ne conseguono.