Una conferenza stampa per tracciare il bilancio del primo anno alla guida del Parco dei Nebrodi, l’area protetta più grande di Sicilia: così, stamattina Domenico Barbuzza ha ripercorso le tappe dal 25 maggio del 2020 ad oggi, rammentando i traguardi raggiunti ma soprattutto il lungo cammino finalizzato al raggiungimento della mission dell’Ente.
Domenico Barbuzza si è dimostrato particolarmente soddisfatto per il connubio con i Sindaci del Parco, tanto che già altri Comuni, tra cui Tusa in primis e Nicosia, hanno chiesto di entrare a far parte dell’area protetta.
La valorizzazione del Parco passa attraverso una politica comune – commenta Barbuzza – nell’ottica dello sviluppo del territorio locale: ringrazio per questo il Presidente della Regione Musumeci, la Giunta di governo e l’On.le Grasso che non mi hanno mai fatto mancare il loro appoggio.
Le difficoltà finanziarie dello scorso anno sono state in parte appianate ma confido nella sensibilità della Regione nei confronti di questo territorio che, con la presenza dei porti turistici possiede un avanposto di tutto rispetto nei confronti dell’entroterra, che è molto apprezzato e sul quale stiamo lavorando per organizzare i servizi necessari.
Il binomio Parco dei Nebrodi e Isole Eolie si rivela giorno dopo giorno una leva formidabile per il turismo siciliano e noi siamo al centro di un territorio straordinario e ricchissimo di potenzialità che devono essere però ben amministrate, avendo riguardo alla sostenibilità ambientale: un cambio di passo che richiede tempo ed un impegno condiviso e partecipato.
Previsto potenziamento di aree attrezzate lungo la Dorsale ed un collegamento dal Porto di Capo d’Orlando verso il Parco dei Nebrodi nel prossimo mese di agosto: le numerose collaborazioni avviate negli ultimi mesi, sono servite a gettare le basi per rinvigorire servizi che entreranno a regime a fine pandemia. Purtroppo il Covid ci ha allontanato dalle Scuole e dal nostro compito di educatori ambientali ma ci stiamo per esempio attivando per far riconoscere quale presidio Slow Food il fagiolo “Carrazzo” – che fa parte del patrimonio genetico custodito presso la Banca del Germoplasma di Ucria.
E ancora: l’apertura agli itinerari religiosi – proprio oggi verrà ufficialmente sottoscritto il progetto relativa al cammino di San Jacupu a Capizzi – le prossime collaborazioni con il Parco archeologico di Tindari, per far conoscere i produttori ed i prodotti dell’Associazione “Strade dei Sapori”, il rafforzamento dell’azione con gli Atenei Siciliani, la valorizzazione del patrimonio faunistico dei Nebrodi, la ripresa delle attività congressuali con il convegno previsto a novembre e dedicato alla gestione sostenibile dei paesaggi culturali.
Crescita anche per gli sponsor, non solo per la necessità di reperire finanziamenti aggiuntivi per sostenere le attività dell’Ente ma soprattutto per condividere uno stile di vita ed un progetto comune, quello di valorizzazione del nostro territorio conclude Barbuzza che coglie l’occasione per ringraziare il direttore del Parco Ignazio Digangi e tutti i dipendenti dell’Ente.