Finanzieri del comando provinciale di Messina hanno dato esecuzione a due ordinanze cautelari con cui, su richiesta della Procura di Patti, è stato disposto il sequestro di oltre 1,2 milioni di euro a titolo di profitto illecito.
Secondo l’accusa la somma sarebbe frutto di una maxitruffa realizzata da più persone in materia di bonus edilizi, perpetrata nella prima fase di erogazione delle agevolazioni fiscali, antecedenti al decreto ‘antifrode’ dell’11 novembre 2021.
Le somme sono state poi trasferite all’estero, in brevissimo tempo e in maniera frazionata, su conti correnti in Lituania, Estonia, Belgio e Regno Unito attraverso l’utilizzo di società che forniscono il servizio di iban virtuali, in modo da ostacolarne la tracciabilità. Per tale motivo gli otto indagati sono stati anche ritenuti responsabili del reato di autoriciclaggio.