Di seguito le dichiarazioni rilasciate a Gol Sicilia dal Mister Angelo Galfano autore la scorsa stagione della salvezza diretta dell’ Orlandina calcio nel campionato di Serie D e pronto a continuare il suo lavoro a Capo d’ Orlando.
Il 6 giugno, è già una data fondamentale, per i quadri societari e le convergenze tecniche che faranno nuova la stagione dell’Orlandina del 2014/15, in serie D, legati anche alle riforme sui tesseramenti ed il peso economico che deve essere già messo in conto capitale, perché la stagione appena finita è fra le più dissolventi in assoluto.
Poi tra chi è riuscito o meno ad ottenere risultati è la campana a suonare con note diverse. Angelo Galfano dalla sua vanta la salvezza dell’Orlandina senza passare dai play out, quasi uno specialista della “salvezza”. Dal Comiso, alla Vibonese passando per Noto, ed appunto da Noto iniziamo, dalla vertenza sui suoi emolumenti nella stagione che vi era Musso come presidente e Conti come ds:
«Costretto e dico anche dopo 11 mesi…di pratica legale, perché giusto lavorativamente parlando, pur andando incontro, riducendo la somma e faccio i miei complimenti alla dirigenza ed allo staff tecnico che ha fatto oggi un gran lavoro, ma non si possono sottovalutare alcune linee che regolano i contratti nel calcio, anzi dico che quella salvezza raggiunta con il Noto è sembrata una fortuna, ma vi era una squadra allo sbando ed una tifoseria infuriata, ed i 7 punti di penalizzazione, per negligenza e non è stata solo quella traversa a salvare il Noto. Da lì il Noto ad oggi».
Richiama anche l’attenzione sul passaggio con il Palazzolo: «Le mie due delusioni, Noto e Palazzolo, con i gialloverdi esonerato in zona play off e devo dire che vi è stato peso e mano esterna che hanno poi fatto tornare Peppe Anastasi». I miei archivi dicono che a Campobello presi una squadra a 6 punti, in una situazione molto sfiduciata e trovai la salvezza nel girone di ritorno».
Entriamo nella realtà: Akragas può andare in Lega Pro? «Si c’è un programma, c’è qualità e passione, ha solo trovato il Savoia più forte».
Si ripete e ti ripeti, ingaggio a stagione iniziata, l’Orlandina ha un crollo di risultati, a tal punto di essere assorbita nel cuneo dei play out, se ti conosco bene trovi anche l’accordo per la stagione a seguire, il presidente Romagnoli ti chiede la salvezza senza passare dai play out, accade soprattutto con le vittorie casalinghe ed il Ragusa già acquisita: sei o non sei il tecnico dell’Orlandina nella prossima stagione?
«Alle promesse fatte dal presidente Romagnoli, quando mi ha chiesto di allenare la sua squadra ed ai contatti continui sino ad oggi, pur mancando la firma sembra di si, naturalmente è il presidente a dire l’ultima. È stata un’impresa, poiché io subentro dopo la sconfitta con il Rende, con il Città di Messina, 3 pareggi in otto partite, tra l’altro, avversari alla portata e non nella mia gestione, continua e rimarca il tecnico Galfano” ho dovuto incontrare le migliori della classifica».
Il lavoro di squadra e dirigenza ha poi fatto il resto, sempre Galfano: «ma il lavoro delicato è stato ricompattare anche l’aspetto mediatico esterno, ho potuto lavorare secondo i miei criteri, con la massima disponibilità decisionale e dei giocatori».
L’Orlandina era un colabrodo, fra le peggior difese, mister sono bastati due arrivi o altro per bloccare il flusso di gol subiti: «Non solo i due giocatori arrivati ma i Privitera, Marasco, Frisenda, Fascetto e De Cristoforo si è creato un muro invalicabile». Il taglio di alcuni tesserati ha permesso di ritrovare serenità? «L’apporto societaria ed Elisabetta la segretaria, i dirigenti Mangano, Milio, Larosa, Vitale e Triscari e l’ex mister Reale, quando si crea un gruppo nel calcio superi anche le montagne dell’Everest».
A mercato aperto oggi: quelli sopra citati, li rivorresti? «Si alcuni di questi nominati si, li rivorrei, sta al presidente verificare l’obiettivo. Direttore sportivo si o no nel tuo organigramma: a questi livelli il vero ds non è molto importante, ma un ruolo che sta in mezzo. Chi ha esperienza ventennale può gestire anche la conoscenza del casting. Un giocatore tipo di queste categorie è Giampaolo Ciarcià, duttile completo. Allenatore con sponsor e senza: chi si offre ha sempre poi pagato caro, poiché poi i presidenti cambiano velocemente e ritornano sui tecnici con “OSSATURA”, purtroppo la meritocrazia non esiste, il calcio si sta autoflagellando, continua sui tecnici con il “Carrello delle offerte” ma non li biasimo, poiché resta la loro unica azione diversiva per farsi strada e non quella tecnica».
Dunque, chiudendo viene fuori, che se progetto c’è e che sia chiaro Angelo Galfano è ancora alla guida dell’Orlandina, con la firma in calce su come si fanno i play out quindi quando vi troverete davanti alla teca in caso di emergenza rompere il vetro, fatelo con cura, dentro c’è il tecnico record dei play out , 5 su 5.
fonte : Gian Paolo Montineri GOLSICILIA.IT