Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto PA bis con le misure che riguardano pure la scuola. Gli interventi di interesse del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardano l’accelerazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di docenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la formazione iniziale degli insegnanti, nell’ambito della riforma del reclutamento prevista dal PNRR, il rafforzamento della capacità amministrativa del MIM.
All’articolo 20 sono previste modifiche ai concorsi, sia per la prova scritta che per l’orale. Per quanto riguarda lo scritto, per tutta la durata dell’attuazione del PNRR, è prevista una prova scritta con più quesiti a risposta multipla volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese. Al termine del periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, possibilità di optare per una prova scritta con più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle medesime competenze.
Cambiamenti anche per la prova orale che sarà volta ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.
Modifiche anche per il percorso di formazione degli insegnanti. Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025 i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale possono essere svolti, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone, in misura non superiore al 50 per cento del totale (attualmente è al 20%).
Grazie all’attuazione del PNRR, i concorsi connessi alle 70mila assunzioni previste entro il 31 dicembre 2024, vedranno l’introduzione di prove scritte informatizzate. Questi esami, composti da quesiti a risposta multipla, saranno indirizzati a verificare le competenze pedagogiche, psicopedagogiche, didattico-metodologiche, informatiche e di lingua inglese del candidato. Al termine del periodo di attuazione del PNRR, si potrà optare per una prova scritta con quesiti a risposta aperta, purché siano superate le prove preselettive.
La prova orale punterà a valutare le conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso, le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento attraverso un test specifico. Se dovessero verificarsi delle rinunce, le graduatorie dei prossimi concorsi, potranno essere integrate nel limite dei posti banditi, a condizione che i candidati abbiano raggiunto il punteggio minimo.
È stata abrogata la norma che riservava l’ultimo posto in graduatoria ai docenti vincitori del concorso ordinario senza abilitazione, e che dava precedenza agli abilitati. Questo cambia radicalmente la predisposizione delle graduatorie.
I quesiti dei concorsi ordinari potranno essere formulati da Università, consorzi universitari, enti pubblici di ricerca o Formez PA. Infine, le graduatorie dei concorsi ordinari 2020 e concorsi STEM, comprensive degli idonei, sono prorogate fino al loro esaurimento. A partire dal 2024/2025, queste graduatorie saranno utilizzate in coda rispetto a quelle previste dal PNRR per raggiungere i target di assunzione.
Sono state introdotte significative modifiche ai corsi abilitanti per docenti. Le nuove regolamentazioni vanno a influenzare la formazione iniziale dei futuri insegnanti e le modalità di erogazione dei corsi. Il limite numerico precedentemente imposto sul numero di abilitati per specifiche classi di concorso è stato soppresso. Questo significa che non esisteranno più restrizioni al numero di docenti che possono ottenere l’abilitazione in una particolare classe di concorso.
I corsi da 30 CFU, rivolti ai docenti in cerca di un’ulteriore abilitazione, saranno erogati online. Questo riguarda sia i docenti specializzati sul sostegno che non sono ancora abilitati, sia quelli che cercano di acquisire una seconda abilitazione.
I vincitori dei prossimi concorsi ordinari, che non sono ancora abilitati, avranno la possibilità di ripetere la prova finale del corso abilitante una seconda volta.
Tuttavia, in caso di fallimento anche alla seconda occasione, decadono dalla graduatoria concorsuale e non potranno essere immessi in ruolo. I partecipanti al concorso con i 30 CFU potranno completare il loro percorso abilitante integrando i CFU mancanti.
Chi partecipa al concorso con i 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, se vince, seguirà il percorso da 36 CFU, come stabilito dal DPCM.
Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale potranno svolgersi in modalità telematiche, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, fino al 50% del totale.
Per gli ITP, i diplomi che danno accesso alle classi di concorso del tipo B resteranno validi per la partecipazione ai concorsi fino al 31 dicembre 2024.
Nell’articolo 21 si prevedono misure per il rafforzamento delle funzioni di controllo e ispettive del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardanti le istituzioni scolastiche, l’organizzazione e il funzionamento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore e del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP).
Per questo motivo l’organico del Ministero è stato incrementato di 2 posizioni dirigenziali di livello generale e di 8 posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale. Questa riorganizzazione è stata avviata con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in conformità con l’articolo 13 del decreto-legge n. 173 del 11 novembre 2022, convertito in legge n. 204 del 16 dicembre 2022.
Il Ministero è inoltre autorizzato a reclutare, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, 40 unità di personale da inquadrare nell’Area dei funzionari del CCNL Comparto Funzioni Centrali 2021, attraverso procedure concorsuali pubbliche o lo scorrimento di graduatorie di concorsi pubblici. Per l’anno 2023 è stata autorizzata una spesa di 635.507 euro, inclusi 300.000 euro per la gestione delle procedure concorsuali e 167.754 euro per le spese di funzionamento legate alle nuove assunzioni e posti dirigenziali.