Capo d’ Orlando : Il Consigliere Mangano presenta una richiesta di riscontro sollecito alle note del 26 e 27 agosto 2019

Pubblichiamo di seguito, la nota integrale del Consigliere Comunale di Minoranza Renato Mangano, avente per oggetto: Sollecito riscontro nota del 26 agosto 2019 (verifiche di cassa) – nota del 27 agosto 2019 (Multiecoplast – richiamata nota del 26 giugno 2019, protocollo n. 19396)

Al Collegio dei Revisori dei Conti

del Comune di Capo d’Orlando

Al Presidente del Consiglio Comunale

e p.c.

Al Sig. Sindaco del Comune di Capo d’Orlando

Ai Capi Gruppo Consiliari

Alle OO.SS.

OGGETTO: Sollecito riscontro nota del 26 agosto 2019 (verifiche di cassa) – nota del 27 agosto 2019 (Multiecoplast – richiamata nota del 26 giugno 2019, protocollo n. 19396) – chiarimenti sulle anticipazioni di tesoreria – nomina commissario ad acta per mancata approvazione rendiconto di gestione 2018 – Decreto ingiuntivo Multiecoplast/ATI provvisto della formula della provvisoria esecutorietà – debiti fuori bilancio – riscontro nota del 09 settembre 2019, prot. n. 26904 e richiesta ulteriori pareri sul bilancio di previsione 2019/2021.

Il sottoscritto Mangano Renato Carlo, nella qualità di capogruppo – consigliere comunale del Gruppo Consiliare “Muovi Capo d’Orlando – Uniti per crescere”, nell’esercizio delle proprie funzioni e legittimato dal quadro normativo che fornisce gli strumenti finalizzati all’esercizio del munus publicum, normato dal quarto comma dell’articolo 39 del D.Lgs. n. 267/2000, per le cui attività consiliari prevede una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni da sottoporre al Consiglio, affinchè sia assicurata e garantita la possibilità di prendere cognizione di tutti gli atti e documenti istruttori posti alla base dei singoli provvedimenti da approvare in assemblea,

visto

L’art. 29 del Regolamento per la disciplina delle adunanze e del funzionamento del Consiglio Comunale e dei diritti e doveri dei Consiglieri e del Presidente, approvato con delibera C.C. n. 27 del 07/05/2001;

L’art. 239 del D.Lgs. n. 267/2000 (Funzioni dell’Organo di Revisione) che, tra l’altro, recita:” L’organo di revisione svolge le seguenti funzioni:

a) attività di collaborazione con l’organo consiliare secondo le disposizioni dello statuto e del regolamento; b) pareri, con le modalità stabilite dal regolamento, in materia di: 1) strumenti di programmazione economico-finanziaria;
2) proposta di bilancio di previsione verifica degli equilibri e variazioni di bilancio escluse quelle attribuite alla competenza della giunta, del responsabile finanziario e dei dirigenti, a meno che il parere dei revisori sia espressamente previsto dalle norme o dai principi contabili, fermo restando la necessità dell’organo di revisione di verificare, in sede di esame del rendiconto della gestione, dandone conto nella propria relazione, l’esistenza dei presupposti che hanno dato luogo alle variazioni di bilancio approvate nel corso dell’esercizio, comprese quelle approvate nel corso dell’esercizio provvisorio;
3) modalità di gestione dei servizi e proposte di costituzione o di partecipazione ad organismi esterni;
4) proposte di ricorso all’indebitamento;
5) proposte di utilizzo di strumenti di finanza innovativa, nel rispetto della disciplina statale vigente in materia;
6) proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio e transazioni;
7) proposte di regolamento di contabilità, economato-provveditorato, patrimonio e di applicazione dei tributi locali;

c) vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente all’acquisizione delle entrate, all’effettuazione delle spese, all’attività contrattuale, all’amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali ed alla tenuta della contabilità; l’organo di revisione svolge tali funzioni anche con tecniche motivate di campionamento;
d) relazione sulla proposta di deliberazione consiliare di approvazione del rendiconto della gestione e sullo schema di rendiconto entro il termine, previsto dal regolamento di contabilità e comunque non inferiore a 20 giorni, decorrente dalla trasmissione della stessa proposta approvata dall’organo esecutivo. La relazione dedica un’apposita sezione all’eventuale rendiconto consolidato di cui all’articolo 11, commi 8 e 9, e contiene l’attestazione sulla corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione nonché rilievi, considerazioni e proposte tendenti a conseguire efficienza, produttività ed economicità della gestione;
d-bis) relazione sulla proposta di deliberazione consiliare di approvazione del bilancio consolidato di cui all’articolo 233-bis e sullo schema di bilancio consolidato, entro il termine previsto dal regolamento di contabilità e comunque non inferiore a 20 giorni, decorrente dalla trasmissione della stessa proposta approvata dall’organo esecutivo;
e) referto all’organo consiliare su gravi irregolarità di gestione, con contestuale denuncia ai competenti organi giurisdizionali ove si configurino ipotesi di responsabilità;
f) verifiche di cassa di cui all’articolo 223.

L’art. 223 del D.Lgs. n. 267/2000 (Verifiche ordinarie di cassa), che al comma 1 recita:” 1. L’organo di revisione economico-finanziaria dell’ente provvede con cadenza trimestrale alla verifica ordinaria di cassa, alla verifica della gestione del servizio di tesoreria e di quello degli altri agenti contabili di cui all’articolo 233.

considerato

che i Revisori dei Conti assicurano consulenza al Consiglio Comunale, alle Commissioni Consiliari permanenti e, quando richiesti, partecipano alle relative sedute e possono fare relazioni e fornire i chiesti chiarimenti, anche con prova documentale, ai singoli consiglieri; che l’art. 92, commi 7 e 8, del vigente regolamento di contabilità disciplina i rapporti tra il Collegio dei Revisori dei Conti, i Consiglieri Comunali e i Capigruppo, come di seguito riportato:

Art. 92, comma 7:Il Collegio dei Revisori, oltre ai pareri e alle relazioni previste dalla legge, nell’ambito dell’attività di collaborazione con il Consiglio Comunale, esprime pareri su richiesta dei Consiglieri in merito a:

a) atti inerenti l’affidamento di gestioni a terzi;

b) statuti, atti costitutivi e atti deliberativi relativi a rapporti con aziende e società partecipate; c) atti inerenti la verifica sullo stato di attuazione dei programmi e sugli equilibri di bilancio, di cui all’art. 42, commi 3 e 4, del presente regolamento; d) programma triennale delle alienazioni e delle acquisizioni di beni immobili, acquisti e permute di beni immobili”. Art. 92, comma 8: “Ogni Gruppo Consiliare, con richiesta sottoscritta dal Capogruppo al Presidente del Consiglio, nonché il Sindaco e la Giunta, possono richiedere pareri al Collegio dei Revisori sugli aspetti economici, patrimoniali e finanziari inerenti le attività di competenza; Il Collegio dei Revisori deve esprimersi con urgenza e comunque non oltre i venti giorni dalla richiesta avanzata da ogni Gruppo Consiliare e non oltre sette giorni dalla richiesta avanzata dal Sindaco e dalla Giunta.”,

atteso

che le note emarginate, alla data odierna, non sono state riscontrate;

che il bilancio di previsione 2019 è stato recentemente approvato dal civico consesso nonostante le gravi criticità rilevate sia dalla Corte dei Conti, giusta deliberazione n. 147/2018/PRSP adottata nell’adunanza del 03 maggio 2018, che dall’Organo di Controllo in indirizzo, con nota notificata dal Comune di Capo d’Orlando allo scrivente in data 09/09/2019, prot. n. 26904;

che con la richiamata nota il Collegio comunicava l’esistenza “di una pesante situazione debitoria dovuta alla mancanza di liquidità verificata attraverso il totale utilizzo dell’anticipazione di tesoreria in essere già al 1° gennaio 2019 ed anche dal mancato tempestivo pagamento delle competenze al personale dipendente”;

che il Collegio dei Revisori dei Conti con nota del 06/09/2019, notificata al Responsabile dei Servizi Finanziari e per conoscenza al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco e al Segretario Comunale ha richiesto una “relazione scritta sull’esistenza prospettica degli equilibri di cassa”, con il preciso obiettivo di acquisire urgentemente una “ipotesi di riequilibrio tra riscossioni e pagamenti che si estenda in un arco temporale compatibile con le attese creditorie”, in considerazione della grave crisi debitoria a cui secondo il Vostro autorevole parere l’Ente Locale non sarebbe nelle condizioni di “fare fronte con le modalità di cui agli artt. 193 e 194 del T.U.E.L.”.

che per le rilevate criticità nella gestione finanziaria dell’ente locale de quo, non si puo’ prescindere da una puntuale verifica dei flussi delle anticipazioni di tesoreria, anche in virtù del costante ricorso a tale strumento nel limite massimo consentito dalla normativa che regola la materia e, circostanza socialmente rilevante, il mancato pagamento di ben due mensilità (luglio e agosto 2019) al personale dipendente e ai 135 ex contrattisti;

che, anche, per effetto della mancata approvazione del rendiconto di gestione 2018, è stato notificato al Comune di Capo d’Orlando il Provvedimento D.D.G., n. 307/2019, con il quale è stato nominato il Commissario ad acta, nella persona della dott.ssa Filippa d’Amato, per svolgere le necessarie funzioni di sollecitazione per l’approvazione del richiamato documento contabile, sostituendosi, se necessario, per l’esercizio dei relativi poteri, agli organi inadempienti dell’Ente Locale per l’approvazione del rendiconto di gestione 2018, con conseguente decadenza dell’intero consiglio comunale;

che, per effetto del ricorso per Decreto Ingiuntivo notificato al Comune di Capo d’Orlando su iniziativa dell’avv. Maria Grazia Cipitì, nell’interesse della Multiecoplast S.r.L., fondante sulla “certificazione del credito”, in contrasto con i ben 27 rilievi mossi dall’Ufficio preposto al controllo dal servizio reso, o meglio parzialmente reso, nelle persone del geom. Alfredo Gugliotta e Massimo Bontempo, giova rilevare se ricorrono negli atti amministrativi posti in essere profili di dubbia legittimità ed eventuale danno con grave ricaduta sui bilanci delle famiglie orlandine, già gravate da una insopportabile pressione fiscale;

che, per effetto delle molteplici azioni esecutive di cui è destinatario il Comune di Capo d’Orlando, è lecito interrogarsi su eventuali “debiti fuori bilancio” da riconoscere nell’assise consiliare e, nella ricorrente ipotesi, se gli uffici hanno predisposto tutti gli atti prodromici per il loro eventuale riconoscimento;

che la già esposta e conclamata grave crisi finanziaria dell’Ente Locale de quo impone, in armonia con le richiamate disposizioni dettate dalla Corte dei Conti, “una attenta e puntuale vigilanza in sede di approvazione del prossimo consuntivo, affinchè la determinazione del risultato di amministrazione costituisca frutto di attenta ponderazione e tenga conto dell’applicazione dei principi introdotti dalla contabilità armonizzata, verificando la congruità delle risorse accantonate. Poichè l’assenza dei predetti accantonamenti tende ad avere un’incidenza negativa diretta sul risultato di amministrazione, falsandone il risultato”, la Corte dei Conti invita sia l’Organo di Controllo che l’Ente Locale ad una “attenta rivisitazione dello stesso, adottando una metodologia di elaborazione conforme alle disposizioni disciplinanti la materia”.

Posto quanto sopra,

chiede

con carattere d’urgenza, il riscontro della note emarginate, unitamente a:

a) relazione attestante le cause che hanno determinato il mancato pagamento degli stipendi del personale dipendente e degli ex contrattisti, corredato del dettaglio dei flussi di cassa e dell’utilizzo delle anticipazioni di tesoreria;

b) relazione che attesti le cause che hanno determinato la omessa predisposizione del rendiconto di gestione 2018, atteso che non è stato posto all’esame dei consiglieri comunali; c) relazione che attesti in forza di quali atti è stato “certificato il credito” a favore della Multiecoplast S.r.L., richiamato nel ricorso per Decreto Ingiuntivo provvisto della formula della provvisoria esecutorietà; d) relazione sugli eventuali “debiti fuori bilancio” da riconoscere e, in caso contrario, le dichiarazioni rese dai responsabili d’area che ne attestino l’assenza di debiti da riconoscere; e) relazione sui residui attivi e passivi finalizzata alla revisione delle ragioni del mantenimento in bilancio , in tutto od in parte, degli stessi e della loro corretta imputazione secondo le modalità esplicitate dall’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificazioni, .

Certo di un positivo e tempestivo riscontro, porgo cordiali saluti.

Capo d’Orlando, 15 settembre 2019

Il Consigliere Comunale

Renato Carlo Mangano