Ancora una volta l’amministrazione Ingrillì si caratterizza per una colposa superficialità per il modo approssimativo adottato nella gestione della pratica relativa all’adeguamento dell’impianto di depurazione, a seguito del suo aggiornamento e delle modifiche apportate all’elaborato iniziale. Tale agire sconsiderato, perché non conforme alla normativa vigente, ha esposto la comunità paladina e quella dei paesi limitrofi costieri a rischi sanitari ed ambientali non indifferenti, in quanto sono stati superati i limiti di immissione nelle acque marine di reflui fognari poco o affatto depurati, con grave pregiudizio all’economia legata al turismo balneare.La necessità di sottoporre il nuovo progetto a procedura di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. si sarebbe potuta già dedurre da una corretta lettura degli allegati (IV) al D.Lgs 152/06 e dunque predisporre e presentare unitamente al progetto lo Studio di Impatto Ambientale. In questo modo, non sarebbe decorso inutilmente il tempo compreso tra la richiesta di valutazione preliminare ai fini dell’esclusione della procedura V.I.A. e l’esito negativo emerso nei giorni scorsi.
Nel condividere le preoccupazioni di Legambiente Nebrodi e dei vari movimenti spontanei che nel corso degli anni hanno sollecitato costantemente l’amministrazione attiva ad essere più diligente e solerte nella cura della richiamata pratica, preannuncio che chiederò al presidente della commissione consiliare permanente “Sanità e Ambiente” la trattazione della richiamata problematica nonché presenterò un atto ispettivo nei prossimi giorni, per chiedere al Sindaco: 1) come e in quali tempi, l’amministrazione comunale intenda corrispondere alla produzione della documentazione da allegare alla procedura di cui all’articolo 19 del D.Lgs 152/06; 2) quali misure straordinarie intenda adottare per contenere gli effetti dell’inadeguatezza funzionale del depuratore comunale.
Capo d’Orlando, 22 settembre 2020
Il consigliere comunale Renato Carlo Mangano