Il Premier Matteo Renzi ha invitato nei giorni scorsi le Amministrazioni di tutta Italia a segnalare “una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare”. “Sblocca Italia”, questo il nome del progetto dato dal Governo Nazionale per rilanciare concretamente e tempestivamente l’economia locale.
Il Sindaco Enzo Sindoni ha risposto immediatamente all’invito del Presidente del Consiglio, indicando nel completamento della Casa Protetta per Inabili ed Anziani in località Catutè, li “bene comunale” da finanziare. L’immobile concepito per offrire uno spazio alla terza età, paradossalmente, invece è invecchiato a sé stesso, senza mai vedere il completamento.
Iniziato circa 40 anni fa, utilizzando fondi regionali è stato cofinanziato con fondi comunali che purtroppo non sono stati sufficienti per il suo completamento.
Nella “Casa Protetta” oltre a 100 posti letto, sono previsti servizi e uffici con aree interne ed esterne per la socializzazione e la rieducazione delle persone ospitate.
Nel maggio del 2002 il Comune ha espletato una gara d’appalto per il completamento e la gestione con relativo adeguamento, auspicando l’intervento di cooperative del settore che avrebbero certamente investito anche in termini di creazione di nuovi posti di lavoro. Purtroppo i soliti ricorsi, hanno fatto fallire anche questo tentativo di “privatizzare” e “mettere a risorsa”, un servizio indispensabile in favore di una fascia estremamente debole della popolazione.
Il costo dell’intervento di completamento, quantificato dall’Ufficio Tecnico Comunale è di circa € 2.5 miloni.
Capo d’Orlando 18 giugno 2014
Il Capo Ufficio Stampa
(Salvatore Pintaudi )