Riceviamo e Pubblichiamo
” Ripristinare la DIGNITA’ e la LEGALITA'” , queste sono le richieste che ancora una volta,decine di lavoratori a tempo determinato (c.d. contrattisti) del Comune di Capo d’Orlando, chiedono al proprio Ente al proprio datore di lavoro, affidandosi ancora una volta, alla legge, ai contratti collettivi di lavoro, al sindacato ed ai legali.
Sono 6 le mensilità arretrate ancora da percepire (l’ultimo mese retribuito è stato quello di settembre 2016), così il Comune di Capo d’Orlando continua ad operare una odiosa discriminazione tra i propri dipendenti.
Senza nessun atto politico/amministrativo c’è chi decide di non pagare gli stipendi, di non emettere le buste paga e di non versare i contributi inps etc.
E contemporaneamente, sempre il Comune di Capo d’Orlando, continua ad operare con ONEROSE ANTICIPAZIONI di CASSA , cioè ricorrendo a prestiti bancari, giustificandoli con l’imminente impegno di dover pagare, oltre ai mutui contratti, gli stipendi dei dipendenti comunali (tutti i dipendenti senza alcuna distinzione).
Infatti, nella delibera di Giunta Comunale n. 257 del 20/12/2016, sono stati anticipati, per il primo semestre 2017, e solo per stipendi, €. 2.678.936,79, una cifra questa sufficiente, nel semestre di riferimento, a coprire tutto il costo delle retribuzioni, non solo per il personale dipendente di ruolo, ma anche di tutto il personale precario a tempo determinato .
Ma intanto, incuranti di ciò e dopo più sentenze negative, da parte di più giudici del lavoro, che hanno già condannano l’Ente a rispettare i contratti colletti di lavoro ed ad non operare discriminazioni, nonché dopo la presentazione di innumerevoli e costosi decreti ingiuntivi, da parte del personale dipendente a tempo determinato, ad oggi si continua, incuranti di tutto ciò, a non pagare gli stipendi, a non emettere le buste paga ed a non versare i contributi previdenziali in modo corretto e tempestivo.
Pertanto chiediamo allo STATO DI DIRITTO, se esiste, di farsi sentire e vedere!
Nino Pizzino – Segretario CGIL Camera del Lavoro di Capo d’Orlando