L’operazione “Verità” sullo stato di salute dei conti pubblici del comune paladino, pone la questione morale al centro del dibattito politico, pietra angolare di ogni sistema democratico che si rispetti. I consiglieri comunali di Capo d’Orlando Mangano Renato Carlo, Liotta Teodolinda, Gazia Sandro e Scafidi Felice tornano sulla situazione economico-finanziaria del comune e scrivono al Collegio dei Revisori ed al Commissario ad Acta per avere un parere <<con carattere d’urgenza, in ordine alla proposta n. 2 del 22 gennaio 2021 e n. 3 del 22 gennaio 2021, a firma del sindaco Ingrillì, riguardo a “approvazione del rendiconto della gestione 2019” e al “ripiano disavanzo di amministrazione a seguito dell’approvazione del rendiconto 2019”>>.
“I sottoscritti capigruppo e consiglieri comunali, nell’esercizio delle proprie funzioni e legittimati dal quadro normativo che fornisce gli strumenti finalizzati all’esercizio del munus publicum, normato dal quarto comma dell’articolo 39 del D.Lgs. n. 267/2000, richiamato l’art. 92, comma 8 del Regolamento di Contabilità che testualmente recita: “Ogni Gruppo Consiliare, con richiesta sottoscritta dal Capogruppo al Presidente del Consiglio, nonché il Sindaco e la Giunta, possono richiedere pareri al Collegio dei Revisori sugli aspetti economici, patrimoniali e finanziari inerenti le attività di competenza; Il Collegio dei Revisori deve esprimersi con urgenza e comunque non oltre i venti giorni dalla richiesta avanzata da ogni Gruppo Consiliare e non oltre sette giorni dalla richiesta avanzata dal Sindaco e dalla Giunta, – PREMESSO – che il Sig. Sindaco del Comune di Capo d’Orlando, dott. Francesco Ingrillì, giusta proposta di delibera per il Consiglio Comunale n. 2 del 22.01.2021 ha formalizzato l’ “Approvazione del rendiconto di gestione 2019”; che il Sig. Sindaco del Comune di Capo d’Orlando, dott. Francesco Ingrillì, giusta proposta di delibera per il consiglio comunale n. 3 del 22.01.2021 ha formalizzato “D.Lgs n.267/2000, art. 188 Ripiano disavanzo di amministrazione a seguito dell’approvazione del Rendiconto 2019”; che i Gruppi Politici di minoranza sia nella corrente consiliatura che nella precedente hanno puntualmente stigmatizzato il modus operandi delle amministrazioni attive, invocando senso di responsabilità e prudenza nella gestione della spesa pubblica, purtroppo inascoltati, e ciò al fine di evitare eccessivo indebitamento con la contrazione di mutui, preferiti al ricorso ai bandi pubblici dedicati agli investimenti, nonché per scongiurare gli eccessivi e noti sacrifici economici sopportati dai cittadini per gli ingiustificati costi sostenuti per determinati servizi pubblici esternalizzati ad imprese private;
che con la presente si intendono integralmente riportate le dichiarazioni di voto in merito alle pregresse deliberazioni in materia economico finanziaria e la precorsa corrispondenza con il Collegio dei Revisori dei Conti, segnatamente avuto riguardo alle rilevate gravi criticità economico-finanziarie dell’ente locale de quo, peraltro oggetto di puntuali osservazioni e suggerimenti da parte del menzionato organo di controllo all’indirizzo degli uffici competenti in materia;
che l’Organo di Controllo nella nota del 06/09/2019, protocollo n. 26904, si pronunciava con il seguente tenore: “esistenza di una pesante situazione debitoria dovuta alla mancanza di liquidità verificata attraverso il totale utilizzo dell’anticipazione di tesoreria in essere già al 1° gennaio 2019 ed anche dal mancato tempestivo pagamento delle competenze al personale dipendente”;
che il Collegio dei Revisori, altresì, “ha rilevato l’esistenza di uno squilibrato rapporto tra riscossioni e pagamenti che hanno portato l’Ente a una elevata situazione debitoria, cui, ad avviso dello stesso, non pare potersi fare fronte con le modalità di cui all’art. 193, nonché con quelle previste dall’art. 194 del TUEL”, rilevando, altresì, rivolgendosi al responsabile dei Servizi Finanziari, che “per potere relazionare compiutamente al Consiglio Comunale sulla criticità rilevata è necessario ed urgente che la S.V. prospetti una ipotesi di riequilibrio tra riscossioni e pagamenti che si estenda in un arco temporale compatibile con le attese creditorie”;
che con Deliberazione della Corte dei Conti n. 147/2018/PRSP, adunanza del 03 maggio 2018, venivano evidenziati molteplici profili di criticità all’esito dell’esame dei rendiconti 2015 e 2016, nonché del bilancio di previsione 2016/2018 del Comune di Capo d’Orlando, con oggettivi riflessi sugli equilibri di bilancio, che ad oggi non è dato sapere di quali iniziative politiche e tecniche si è fatta promotrice l’amministrazione attiva;
che giusta proposta di delibera per il consiglio comunale n.3 del 22.01.2021 il sindaco Ingrillì ha formalizzato, richiamando il D.Lgs n. 267/2000 art. 188, il ripiano del disavanzo di amministrazione nella eventualità dovesse essere approvato il rendiconto di gestione 2019”, quest’ultimo in chiave di risultato di gestione “conflittuale” rispetto al bilancio di previsione 2020/2022, approvato dal civico consesso non più tardi di qualche settimana addietro e, pertanto, facendo sorgere più di un dubbio circa l’osservanza dei principi contabili che assistono la redazione del documento contabile che ci occupa; – CONSIDERATO – che, ad oggi, immotivatamente, non risultano essere stati riscontrati i rilievi mossi dalla Corte dei Conti, meglio specificati in premessa; – RILEVATO – che da una prima sommaria analisi del documento contabile approvato dall’organo esecutivo risulta quanto mai anomalo che a fronte di residui attivi contabilizzati al 31/12/2019 per un ammontare di €33.989.447,62, di cui € 8.765.252,84 relativi alla gestione di competenza , il prescritto Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità sia pari ad € 505.206,83, vale a dire l’1,49% del totale dei residui attivi! che nel rendiconto 2019 i residui attivi sono lievitati rispetto all’annualità 2018 di circa 1,7 milioni di euro, di contro , in spregio ad ogni più elementare ragionamento, il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, al 31 dicembre 2019, è stato ridotto, rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2018, di circa 1,1 milioni di euro, senza fornire alcuna motivazione, – VISTO – il contesto normativo di riferimento; – ATTESO – che è di tutta evidenza come il calcolo operato dagli uffici nel quantificare il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità non sia stato effettuato correttamente, con conseguente, inevitabile, grave alterazione del risultato di amministrazione, peraltro questa osservazione-monito formalizzata dalla Corte dei Conti, con Deliberazione n. 147/2018/PRSP, che si intende integralmente riportata nella presente nota;
che la richiamata analisi degli scriventi trova riscontro nel confronto dei dati relativi al rendiconto 2019 dei comuni di Patti e Sant’Agata di Militello, enti molto simili per dati relativi alla popolazione e a quelli contabili;
che il dato relativo al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità a rendiconto 2019 del Comune di Capo d’Orlando risulta enormemente sottovalutato rispetto a quanto prescritto dalla normativa vigente in materia e ciò risulta particolarmente evidente all’esito del confronto dei dati dei comuni di Patti e Sant’Agata di Militello, come di seguito riportato:
e ciò in violazione del principio contabile e delle norme in materie di contabilità pubblica stante che nei documenti approvati dalla Giunta Municipale non sono forniti prospetti di dettaglio e modalità di calcolo del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità a rendiconto 2019.
Per tutto quanto premesso, considerato, rilevato, visto e atteso – INVITANO: il Collegio dei Revisori Contabili ed il Commissario ad Acta, nella persona del dott. Giovanni Cocco, nell’espletamento delle funzioni che sono attribuite dalla vigente normativa, a porre in essere, senza indugio, tutte le azioni utili a fare chiarezza sul modus operandi degli uffici preposti alla redazione dei richiamati documenti contabili, prossimi all’esame del Consiglio Comunale, allo scopo di scongiurare il dissesto finanziario del Comune di Capo d’Orlando.
Invitano, altresì, il Collegio dei Revisori a relazionare, nei modi e termini di legge e delle disposizioni regolamentari sulle rappresentate gravi problematiche, al fine di consentire agli scriventi di valutare le più opportune iniziative a tutela dei legittimi diritti degli amministrati.
Inoltre, sollecitano la responsabile dell’Area economico-finanziaria e gli uffici competenti ad adempiere alle datate richieste della Corte dei Conti e alle reiterate diffide formalizzate dallo stesso Organo di Controllo in merito alla quantificazione dei residui attivi e dei residui passivi, nonché del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità la cui corretta quantificazione è indefettibile per definire il risultato di amministrazione.