Palermo – Il Centro direzionale della Regione Siciliana ha oggi un “volto”, scelto dopo un concorso internazionale al quale hanno partecipato gli studi di architettura più prestigiosi. Sorgerà in via Ugo La Malfa e sarà la più grande opera di edilizia pubblica mai realizzata in Sicilia. Razionalizzando i servizi e facendo risparmiare alla Regione 26 milioni di euro per fitti passivi. Strategica per Palermo, la Sicilia, i siciliani. Marianna Caronia con riferimento allo studio di fattibilità del Centro direzionale della Regione presentato ieri dal presidente della Regione e dal sindaco di Palermo, dichiara:
“Ho timore il che il progetto del Centro direzionale della Regione parte, anche dal punto di vista formale, col piede sbagliato, con la scelta da parte della Giunta regionale non proprio in sintonia colle decisioni assunte dall’Assemblea Regionale.
Un’opera di questo tipo e di questa portata può essere infatti realizzata, solo dopo le necessarie e approfondite valutazioni di tutte le altre alternative progettuali, in termini di localizzazione, in termini di costi/benefici, in termini di scelte di viabilità collegate.
Proprio per questo, quando l’Assemblea Regionale ha dato parere favorevole alla delibera di Giunta sul progetto, furono date delle precise indicazioni che miravano a restituire la parola ai cittadini di Palermo e, soprattutto, ad arrivare ad un progetto definitivo non calato dall’alto ma che risponda davvero alle esigenze non solo dell’Amministrazione regionale ma anche e soprattutto a quelle della città e del territorio.
Oggi, viene annunciano già uno studio di fattibilità, evidentemente realizzato senza tenere in debita considerazione i suggerimenti e le indicazioni dell’ARS.
Occorrerebbe difatti, a mio parere, che anche le altre alternative dal punto di vista progettuale considerato che la realizzare un Centro direzionale di tale portata ed impatto che avrebbe fra le proprie finalità quella di favorire l’accesso fisico di lavoratori e cittadini in quell’area specifica, alla periferia nord della città, sarebbe in effetti lontano dalla porta di accesso alla città cioè l’autostrada che collega sostanzialmente tutte le provincie a eccezione di Trapani e sia allocata lontana da gran parte dei mezzi di comunicazione di massa se non il futuro e ancora nemmeno progettato tram.
Continuo quindi a ribadire che non mi sembra accettabile che su questo progetto non venga ancora chiamato ad esprimersi il Consiglio comunale, che mentre ancora non è iniziata la discussione del PRG si ritroverà a dibattere di una variante per un’opera che, da sola e già durante gli eventuali lavori di realizzazione, stravolgerebbe la viabilità e la vivibilità di un’area vastissima di Palermo.
Ribadisco comunque, a scanso di equivoci o strumentalizzazioni, che io sono favorevole alla realizzazione di un Centro direzionale, ma sono contraria alla modalità con cui fino ad ora se ne è parlato, o meglio, non se ne è parlato nei luoghi deputati a tale discussione lasciando che tutto avvenisse in rapporto quasi privato fra Governo Regionale e Giunta comunale, lasciando la città e il Consiglio Consiglio comunale all’oscuro di tutto nonostante si tratti di un’opera faraonica che avrà un notevole impatto sull’assetto urbanistico, sulla vivibilità e sulla mobilità di una vasta area della città.
Probabilmente è giusto affermare che quest’opera diventerà un simbolo della Sicilia, sia che si faccia sia bene sia che, se non opportunamente valutata in ogni suo aspetto, diventi l’ennesimo gigantesco e perenne cantiere che non sarebbe di certo il segnale di una Sicilia che vuole rinascere cominciando col fare bene le cose.”