Cittadinanzattiva Sicilia, dopo l’inchiesta avviata dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto che ha portato al sequestro di 22 cavalcavia della A20 (autostrada Messina-Palermo) e all’iscrizione sul registro degli indagati di quattro funzionari del Cas, chiede con un comunicato il sequestro dell’intera A20 e della A18 (autostrada Messina-Catania).
Il testo completo:
Sette inchieste in sette anni, un record ineguagliabile e vergognoso, Cittadinanzattiva Sicilia ringrazia la Procura della Repubblica di Barcellona diretta dal procuratore Emanuele Crescenti, che ha provveduto nei giorni scorsi al sequestro sull’A20 di 26 cavalcavia. Cittadinanzattiva Sicilia a settembre 2020, assieme ad alcune associazioni di consumatori, ha presentato un ricco esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Messina, per l’emergenza sicurezza “Attentato alla sicurezza dei trasporti” allegando un ricco filmato in dvd.
Cittadinanzattiva chiede al Procuratore Crescenti di visionare i filmati depositati e di coinvolgere le altre procure per il sequestro totale delle due tratte A18 e A20. Il comitato nei mesi scorsi ha anche incontrato il Prefetto di Messina, al quale ha sollevato il problema dell’inesistente sicurezza, sulle due tratte.
Adesso basta. I siciliani pagano all’Anas 11 milioni di canone annuo e continuano a rischiare la vita tutti i giorni, bisogna passare dalle dichiarazioni ai fatti, si pretende la revoca della concessione al Cas Consorzio delle Autostrade Siciliane, l’abolizione del pedaggio e il declassamento delle due tratte.
Lo chiedono da tempo Cittadinanzattiva e il comitato di protesta, la revoca della concessione era stata promessa dall’ex ministro Danilo Toninelli e nei mesi scorsi anche dall’ex viceministro Giancarlo Cancelleri, continue passerelle e dichiarazioni che non hanno portato a nulla. Il Cas è un carrozzone creato contro lo Statuto dei siciliani e alimentato dalla politica regionale, che colpevolmente non ha mai messo ai vertici manager del settore e di grande esperienza, tale situazione ha prodotto solo danni materiali e di immagine alla Sicilia, inimicandosi tutti: utenti, la deputazione nazionale e regionale, amministratori locali, sindaci, sindacati, un vero primato, senza dimenticare le sette inchieste della magistratura in sette anni. L’abbandono continua a produrre, una miriade di incidenti, piccoli, grandi e alcuni anche mortali. Le inadempienze e la disorganizzazione del Cas, denunciata dai sindacati, anche da quelli della Polizia Stradale, sono palesi.
Il comitato spontaneo chiede la chiusura del Cas, con il passaggio all’Anas delle maestranze, il declassamento delle due tratte a strade statali, l’abolizione del pedaggio e la loro messa in sicurezza. Il Cas è un Ente illegittimo creato contro lo statuto siciliano “la costruzione e il mantenimento delle grandi opere sono di competenza esclusiva dello Stato e non della Regione”.
Bisogna avere il coraggio di risolvere questa emergenza siciliana, le due autostrade sono state abbandonate all’incuria da oltre 20 anni, le criticità contestate dal Ministero sono lievitate a 1.456, anche questo è un record ineguagliabile in un paese europeo degno di tale nome.