“Scopriamo da un post del sindaco che c’è stato un errore madornale e i positivi a Palermo non sono 11.315 come riportato pochi giorni fa, ma 2.943. E adesso i dati sono ‘finalmente chiari e puliti’.
Noi però abbiamo dovuto subire provvedimenti restrittivi basati su dati falsati e fuorvianti, frutto di rilevazioni elaborate in modo dilettantistico. Da mesi sosteniamo che ci sono dati sballati ed errori madornali nel calcolo dei contagi, denunciando l’inadeguatezza del sistema di rilevazione e la mancanza di trasparenza”. Lo dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, che chiede chiarezza “sulla inefficiente gestione dell’emergenza sanitaria che, insieme alla richiesta di sostegni economici, sarà oggetto della pacifica manifestazione di protesta che Confcommercio Palermo ha organizzato per mercoledì davanti a Palazzo dei Normann”i.
“Chi pagherà per questo gravissimo danno? – si chiede Di Dio -. La Sicilia dipende da un bollettino quotidiano rivelatosi farlocco? Che senso ha tenerlo in considerazione? Pretendiamo che il sistema venga informatizzato e adeguatamente gestito. A ciascun deputato regionale chiediamo un esame di coscienza, confidando che nella Finanziaria regionale venga inserita con urgenza una norma ‘trasversale’ a sostegno delle imprese di tutta l’Isola. Non possiamo credere che tra le pieghe di un bilancio miliardario non si trovino le risorse per dare ossigeno ad aziende che da oltre un anno pagano, senza alcuna colpa, un prezzo troppo alto alla crisi sanitaria e alla inadeguatezza del sistema di gestione. Anche sulla campagna di vaccinazione, che sta procedendo troppo lentamente e tra mille episodi di disorganizzazione, pretendiamo un cambio di marcia. Vorrei proprio vedere cosa sarebbe successo se, a causa del Covid, fossero crollati del 70% gli stipendi dei nostri politici. O se fossero addirittura a reddito zero”.
“Chi pagherà per questo gravissimo danno? – si chiede Di Dio -. La Sicilia dipende da un bollettino quotidiano rivelatosi farlocco? Che senso ha tenerlo in considerazione? Pretendiamo che il sistema venga informatizzato e adeguatamente gestito. A ciascun deputato regionale chiediamo un esame di coscienza, confidando che nella Finanziaria regionale venga inserita con urgenza una norma ‘trasversale’ a sostegno delle imprese di tutta l’Isola. Non possiamo credere che tra le pieghe di un bilancio miliardario non si trovino le risorse per dare ossigeno ad aziende che da oltre un anno pagano, senza alcuna colpa, un prezzo troppo alto alla crisi sanitaria e alla inadeguatezza del sistema di gestione. Anche sulla campagna di vaccinazione, che sta procedendo troppo lentamente e tra mille episodi di disorganizzazione, pretendiamo un cambio di marcia. Vorrei proprio vedere cosa sarebbe successo se, a causa del Covid, fossero crollati del 70% gli stipendi dei nostri politici. O se fossero addirittura a reddito zero”.