In Sicilia, ricadente in zona gialla, al via la ristorazione al chiuso. Da oggi si potrà finalmente cenare nelle sale interne dei locali e prendere il caffè al banco nei bar fino alle 23: ora in cui scatterà il coprifuoco. Dal 7 giugno, invece, si avrà un’ora in più per tornare a casa, perché il limite verrà spostato alle ore 24, mentre a partire dal 21 giugno, in zona gialla, scatterà la libertà di spostamento in orario notturno e si potrà rimanere a mangiare fuori più a lungo.
I locali che fanno ristorazione possono ospitare dunque la clientela sia fuori sia dentro: un ritorno quasi alla normalità, dopo mesi di chiusure e limitazioni che hanno prodotto notevoli danni economici. Non variano però le regole di contenimento e di prevenzione previsti dai protocolli anti Covid-19. I tavoli dovranno rimanere separati, resta il limite dei quattro commensali nelle zone gialle a differenza di quelle bianche.
L’uso della mascherina resta obbligatorio per spostarsi all’interno del locale e la si può togliere solo se seduti al tavolo. Inoltre, i menù cartacei devono ancora essere plastificati, in modo che vengano disinfettati dopo l’uso, oppure devono essere consultabili online. Resta l’onere, in capo ai gestori, di adottare tutte le misure utili a evitare la creazione di assembramenti, al di fuori dei locali.
“La Cna Alimentare Sicilia, nell’esprime soddisfazione per le norme previste dal Decreto, fa appello al senso di responsabilità di tutti gli operatori del settore – sottolinea il Coordinatore regionale Tindaro Germanelli – affinché non si abbassi la guardia e si riparta in sicurezza. Non lasciamoci prendere dal “Liberi Tutti”, sarebbe un grave errore che potrebbe favorire la recrudescenza del tasso di contagio”.