180 milioni per l’accesso alle garanzie Ismea sui mutui alle piccole e medie imprese agricole e della pesca che abbiano registrato un incremento dei costi per l’energia, per i carburanti o per le materie prime nel corso del 2022, il rifinanziamento del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura” per 20 milioni di euro presso il MiPAAF, a sostegno delle aziende agricole per far fronte ai danni economici causati dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia, la possibilità di incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il settore agricolo e l’applicazione di aliquote ridotte sia in materia di accisa che di imposta sul valore aggiunto con la riduzione al 5% dell’Iva per quanto riguarda i carburanti.
Questi i principali provvedimenti di interesse agricolo del Dl Aiuti varati in CDM e fortemente voluti dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli per sostenere i consumi e le filiere che più risentono degli effetti negativi sui costi di produzione e di distribuzione e contrastare la crisi di liquidità delle imprese agroalimentari connessa all’eccezionale incremento dei costi dell’energia e delle materie prime.
In dettaglio: per quanto riguarda le Garanzie sui mutui in favore delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura da 180 milioni di euro, sarà consentito di accedere alla garanzia diretta di Ismea con copertura al 100 percento per nuovi finanziamenti, purché si preveda l’inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi dalla erogazione e abbia una durata fino a 120 mesi e un importo non superiore al 100 per cento dell’ammontare complessivo dei costi e comunque non superiore a 35 mila euro per quelle che hanno registrato un incremento dei costi per energia, per carburanti o materie prime nel corso del 2022.
A sostegno delle aziende agricole che devono far fronte ai danni economici causati dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia, viene rifinanziato per il 2022 il “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura” presso il Ministero delle Politiche agricole per ulteriori 20 milioni di euro, che erogherà contributi alle imprese che hanno subito pregiudizi economici a causa della contrazione della domanda, dell’interruzione di contratti e della crisi delle catene di approvvigionamento. Il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito con la legge di bilancio per il 2021, ha rappresentato uno degli strumenti più utili ed efficaci a sostegno del settore primario fortemente colpito dall’emergenza COVID -19. Le misure finanziate hanno assicurato la continuità della produzione e consentito la realizzazione di strategie di intervento nel medio – lungo periodo a favore degli operatori delle filiere agroalimentari. Il rifinanziamento del fondo appare oggi necessario per consentire al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di predisporre una serie di misure (analoghe a quelle già attuate durante la fase di emergenza sanitaria) a sostegno di quelle imprese che hanno subito – e stanno tutt’ora subendo – gli effetti pregiudizievoli della crisi russo ucraina, sia per le restrizioni alle esportazioni sia per le difficoltà nel reperire le materie prime
Per accelerare sul capitolo delle agro energie, perseguire gli obiettivi di transizione ecologica e offrire nuove possibilità alle imprese per contrastare l’aumento dei costi dell’energia, favorire l’autoapprovvigionamento energetico aziendale e garantire la diversificazione delle fonti per il sistema italiano, oltre che per assicurare un’ulteriore fonte di reddito nell’ambito della multifunzionalità dell’azienda agricola, nel Dl Aiuti è stato concesso per il settore agricolo l’incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture produttive aventi potenza eccedente il consumo medio annuo di energia elettrica, compreso quello familiare e la vendita in rete dell’energia elettrica prodotta.
Infine per dare respiro a cittadini e imprese, viene rinnovato per altri 2 mesi il taglio delle accise sui carburanti. È prorogato fino all’8 luglio il Dl Carburante ed esteso anche al gas naturale usato per autotrazione e viene sospesa l’applicazione dell’aliquota delle accise sul gasolio commerciale.