“In Sicilia troppi piccoli Comuni sono rimasti senza sportelli bancari, nonostante le attività degli istituti di credito siano considerate servizi pubblici essenziali”. E’ quanto denuncia il coordinatore Fabi Sicilia, Carmelo Raffa, evidenziando come “nonostante le proteste di cittadini e di importanti istituzioni regionali, quali Ars e Anci, le banche hanno continuato e continuano a chiudere le proprie filiali nei piccoli Comuni creando difficoltà a persone anziane e più deboli”.
“Spesso le banche utilizzano il processo di digitalizzazione in atto come giustificazione alla chiusura degli sportelli – prosegue Raffa – senza però considerare che molte persone, specie le più anziane, non sono in grado di utilizzare i sistemi tecnologici. Chiudere gli sportelli nelle zone più disagiate del Paese e della Sicilia in particolare, significa far venir meno il diritto di godimento della persona, in violazione delle disposizioni contenute nella legge 146 del 1990.
“Auspico che sulla questione – conclude – intervengano i magistrati, al fine di constatare la correttezza o meno di certe procedure”.