La FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) della provincia di Messina e l’Associazione Esperanto Nebrodi di Capo d’Orlando, nel Giorno della Memoria, «si stringono agli ebrei italiani e di tutto il mondo, una comunità che fu vittima dei crimini del nazismo e del fascismo: sui fascisti italiani, in particolare, ricade in gra parte la colpa dello sterminio di un terzo degli ebrei d’Italia. Ci associamo dunque – rendono noto i due sodalizi – alle parole della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, la quale ha chiesto che l’Italia faccia una buona volta i conti col fascismo, per coltivare insieme il frutto della memoria». FIAP ed esperantisti sottolineano come l’appello della presidente Di Segni segnali un problema drammatico, confermato da dati statistici che vedono quasi raddoppiati gli atti di antisemitismo in Italia negli ultimi anni, senza dimenticare la crescita di episodi di squadrismo o di fatti in vario modo riconducibili al germe fascista. Il docente universitario Antonio Matasso, esponente della FIAP ed esperantista, nel sottolineare l’importante presenza storica degli ebrei nella terra di Naso, nonché in vari centri dei Nebrodi e del Valdemone, ricorda «due figure-simbolo per noi, in particolare: «l’oculista polacco Ludovico Lazzaro Zamenhof, ebreo che creò la lingua internazionale esperanto, i cui figli furono tutti uccisi durante la Shoah, e Vittoria Nenni, partigiana e figlia dello statista socialista Pietro Nenni, internata a Birkenau insieme ad altre donne attive nella Resistenza francese e alle ebree polacche. Morì ad Auschwitz il 15 luglio 1943, condividendo la tragedia del popolo ebraico». Matasso ha ricordato anche che le ultime parole che la figlia di Nenni, la quale in Francia aveva nascosto e aiutato diversi ebrei, riferì alle compagne di sventura: «Dite a mio padre che non ho perso coraggio mai e che non rimpiango nulla». Antifascisti ed esperantisti si rivolgono pertanto alle istituzioni scolastiche del territorio perché, appena possibile, siano promosse delle iniziative per ricordare quei partigiani che, anche dalla provincia di Messina e dai Nebrodi, hanno combattuto contro chi massacrava gli ebrei: «che il loro ricordo resti in benedizione, mentre siano maledetti gli italiani fascisti e collaborazionisti che li consegnavano ai nazisti e la cui memoria si vorrebbe equiparare a quella dei partigiani», concludono i responsabili della FIAP e dell’Associazione Esperanto Nebrodi.