L’Ars approva la trasformazione del Consorzio Autostrade Siciliane

“Era un impegno che il mio governo aveva preso con i lavoratori del Consorzio delle autostrade e che oggi è stato mantenuto. La trasformazione da ente pubblico non economico a ente pubblico economico è una realtà. Si tratta di un ulteriore tassello nel percorso di valorizzazione che abbiamo avviato fin dal nostro insediamento: a cominciare da una nuova governance, per proseguire con la ripresa delle manutenzioni su tutta le arterie autostradali di competenza, con i controlli straordinari per verificare la sicurezza di viadotti e ponti e per finire con la ripartenza dei cantieri della Siracusa-Gela”.

Parole del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha così commentato l’approvazione da parte dell’Ars della norma che cambia “l’abito giuridico” del Consorzio per le autostrade siciliane: “Abbiamo sanato una vicenda che si trascinava da moltissimi anni. Per questo esito voglio ringraziare il Parlamento siciliano che, con spirito collaborativo, ha contribuito a migliorare il testo”.

Grande soddisfazione anche per il presidente di Autostrade Siciliane, Francesco Restuccia: “Si tratta di una giornata storica un passo tanto auspicato quanto atteso per realizzare quell’opera di rilancio definitivo atteso da tutti e in particolare dai lavoratori, ai quali volgiamo il nostro primo pensiero. Il nuovo Ente che nascerà avrà l’opportunità di instaurare rapporti di lavoro di diritto privato, tipici dei degli enti pubblici economici, che consentiranno finalmente di sopperire alle carenze di personale e alle anomalie giuridico contrattuali sofferte da decenni. Nei prossimi giorni ci metteremo subito a lavoro per le conseguenti modifiche allo Statuto”.

La trasformazione poggia le basi sul decreto legge n. 386 del 5 dicembre 1991che prevede che gli enti di gestione delle partecipazioni statali e gli altri enti pubblici economici, nonché le aziende autonome statali, possono essere trasformati in società per azioni (con capitale interamente posseduto in questo caso dalla Regione Siciliana), ritenuto più adatto ai fini della gestione dell’impresa.