Lavoro : disoccupazione giovanile al 41,2% record storico

disoccupato

Disoccupazione ancora a livelli record a ottobre e dati drammatici per i giovani. L’Istat fotografa una nuova emorragia di posti di lavoro, soprattutto tra gli under 30, e segnala che sul fronte occupazione la ripresa e’ ancora lontana. Secondo l’istituto di Statistica il tasso di disoccupazione in Italia si attesta al 12,5% a ottobre, poco mosso rispetto a settembre, ma in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto all’anno scorso: il livello piu’ alto, sottolinea l’Istat, dall’inizio delle serie storiche nel 1977. I disoccupati in Italia sono 3 milioni e 189 mila, una cifra che non si discosta di molto da quella del mese scorso ma ma che segna 287 mila disoccupati in piu’ (quasi il 10%) rispetto a ottobre dell’anno scorso. Resta a livelli altissimi il dato che riguarda i giovani: il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioe’ la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati o disoccupati) e’ pari al 41,2%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di ben 4,8 punti nei dodici mesi. Nel terzo trimestre di quest’anno i ragazzi tra i 18 e i 29 anni che non hanno un lavoro sono circa un milione: oltre un disoccupato su tre ha meno di 30 anni. Rispetto a settembre, secondo l’Istat, a ottobre hanno perso il lavoro 13 mila giovani tra i 14 e 29 anni, mentre rispetto all’anno scorso i posti di lavoro perduti tra gli under 30 sono stati 151 mila. Complessivamente il numero di giovani disoccupati e’ di 663 mila, novemila in piu’ rispetto a settembre e 35 mila in piu’ in confronto a ottobre dell’anno scorso. Aumenta inoltre il numero degli scoraggiati, coloro che non cercano lavoro perche’ ritengono di non trovarlo che salgono a 1 milione 901 mila su base trimestrale. In netto calo anche il numero di precari occupati: i lavoratori dipendenti a tempo determinato e di collaboratori che hanno un lavoro sono 2 milioni e 624 mila nel trimestre, in calo di 253 mila unita’ (l’8,8% in meno rispetto a ottobre 2012). Secondo il ministro del Lavoro i dati Istat “non sono sorprendenti pur se negativi” e sono “coerenti” con il quadro economico”. Ma “i dati sarebbero pero’ stati peggiori – aggiunge – senza gli interventi messi in campo dal Governo che hanno prodotto 15mila nuovi posti di lavoro per i giovani e 12mila per le donne”. Al dato sconfortante sul lavoro si aggiunge lo spettro della deflazione: l’Istat infatti segnala anche un raffreddamento dei prezzi a ottobre. Il dato preliminare calcolato dall’istituto di statistica segnala un calo congiunturale dello 0,4% che si traduce in un aumento dello 0,6% su base annua, in raffreddamento rispetto alla dinamica rilevata a ottobre (+0,8%). (AGI) .