Ancora i quattro consiglieri di minoranza formulano in un comunicato stampa le loro richieste. Questa volta, ed ancora una volta, i fari sono puntati sul Bilancio di Previsione 2020 direttamente collegato al Rendiconto 2019 da pochi giorni riformulato prima di essere deliberato in giunta ed in attesa di parere dell’organo di controllo prima dell’approvazione finale in consiglio comunale. I quattro consiglieri, Renato Mangano, Sandro Gazia, Linda Liotta e Felice Scafidi mirano a far revocare in autotutela il Previsionale 2020, spiegandone i motivi. Di seguito la nota:
“L’amministrazione Ingrillì smentisce platealmente l’operato degli uffici dell’area economico finanziaria ed anche se stessa, revocando la propria proposta di deliberazione del Rendiconto 2019, nonostante le fumose ed inconsistenti rassicurazioni del Commissario ad acta Giovanni Cocco, rese in una infuocata seduta di conferenza dei capigruppo, durante la quale il componente Mangano in rappresentanza anche dei colleghi consiglieri Gazia, Liotta e Scafidi, dopo aver energicamente invitato i presenti a riflettere sui rilievi, le considerazioni e le proposte del Collegio dei Revisori dei Conti, aveva preannunciato d’interessare il Procuratore Generale della Corte dei Conti al fine di indirizzare gli uffici al rispetto della normativa vigente.
L’energica azione di indirizzo e controllo ha prodotto gli auspicati effetti, infatti, dopo settimane di approfondite riflessioni, come dichiarato alla stampa dal Primo Cittadino, gli amministratori paladini si sono arresi all’evidenza dei fatti peraltro pubblicizzati dai richiamati consiglieri comunali nella recente conferenza stampa.
Mai come in questa triste circostanza si è dovuto scomodare un grande del cinema italiano, Mario Monicelli, e richiamare alla memoria “l’Armata Brancaleone” per fotografare in tutta la sua drammaticità il modus operandi dell’Amministrazione Ingrillì.
È singolare e nel contempo inquietante che a distanza di poche settimane, vale a dire dal 17 novembre al 15 dicembre 2020 l’ufficio dell’area economico finanziaria del comune paladino abbia stravolto le risultanze contabili del rendiconto 2019, circostanza di inaudita gravità, che a meno di quattro mesi di distanza sia stata dapprima revocata la delibera di Giunta n° 187/2020 con cui veniva proposta la deliberazione dello schema di rendiconto 2019, previo atto di indirizzo all’ufficio de quo, operato questo del tutto anomalo, quindi proposto un nuovo schema di rendiconto che presenta un risultato di gestione, con il prospetto di un ripianamento di disavanzo di ben € 23.290.195,68.
È di solare evidenza come all’ esito della rilevazione dei superiori dati contabili, l’ufficio de plano, abbia disatteso l’osservanza, inderogabile, dei principi contabili di unità, integrità, veridicità, congruità ed attendibilità nella quantificazione del risultato di amministrazione presunto-avanzo di amministrazione di € 739.481,72 (preconsuntivo 2019) transitato nello schema di bilancio di previsione 2020/2022 proposto con delibera di giunta municipale del 17/11/2020.
A tale riguardo, per avere un’idea dello “Stato Confusionale” in cui versa l’amministrazione Ingrillì, giova rilevare che i conti ballerini del Comune di Capo d’Orlando, attestati dagli uffici, presentano il seguente andamento cronologico:
– Preconsuntivo 2019 – Avanzo di Amministrazione presunto disponibile: € 739.481,72;
– Rendiconto 2019, giusta delibera G.M. del15/12/2020 – Disavanzo di Amministrazione da ripianare € 9.181.730,10;
– Rendiconto 2019, giusta delibera G.M. del 10/03/2021 – Disavanzo da ripianare € 23.290.195,68.
Tutto ciò dimostra che il bilancio di Previsione 2020/2022, peraltro dai consiglieri Mangano, Gazia, Liotta e Scafidi, contestato in punto di fatto e di diritto nella seduta dell’11/12/2020, conferma che il sopramenzionato documento finanziario – Previsionale, non è veritiero e conseguentemente la relativa delibera consiliare di approvazione, in autotutela, è da revocare”.