L’inchiesta, scaturita anche dalle denunce dell’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, riguarda i clan tortoriciani dei Batanesi e dei Bontempo Scavo che per decenni avrebbero organizzato truffe agricole all’Unione Europea e all’Agea drenando milioni di euro di fondi pubblici.
Sono complessivamente 65 le condanne, secondo quanto ricostruisce oggi la Gazzetta del Sud, con una sola conferma integrale della decisione di primo grado per Gino Calcò Labruzzo; per gli altri 64 imputati numerose riduzioni di pena, anche molto alte; 18 assoluzioni totali e 6 prescrizioni totali oltre a una lunga lista di assoluzioni e prescrizioni parziali. Nei confronti di altri 6 imputati è stato rigettato l’appello del pm, quindi vengono confermate le assoluzioni del primo grado.
Mentre per il gruppo dei Batanesi è stata confermata sostanzialmente la strutturazione mafiosa.