L’anticiclone africano, accompagnato dal costante afflusso di torride masse d’aria dal cuore del Sahara, continua a dominare lo scenario meteorologico sul Mediterraneo, alimentando temperature dai connotati eccezionali sulle regioni meridionali.
Tra lunedì e martedì l’ondata di calore raggiungerà l’apice con picchi termici prossimi ai record storici: sulle regioni peninsulari si raggiungeranno valori diffusamente prossimi o superiori alla soglia dei 40°C nelle aree interne e lungo i tratti costieri non interessati dall’azione mitigante delle brezze marine, con punte di 42-44°C lungo il versante ionico della Calabria.
In Sicilia, complice l’attivazione dei venti di Ponente e Libeccio su entroterra trapanese e palermitano e su Nisseno, Ennese, Piana di Catania e Siracusano si potranno sperimentare massime nell’intorno dei 44-45°C, con punte persino superiori (47-48°C!) nel settore compreso tra l’Ennese orientale, l’Oasi del Simeto e l’alto Siracusano interno.
Importanti novità dal 26 luglio: l’arretramento del promontorio subtropicale sotto la spinta di correnti più umide e temperate di matrice atlantica determinerà un marcato calo termico a partire dalla Campania e dai versanti tirrenici di Calabria e Sicilia.
Si aprirà finalmente una fase meteorologica più consona ai canoni dell’estate mediterranea, calda – ma senza picchi estremi.