Sabato 22 maggio a partire dalle 10, presso il Chiostro dei Minori Osservanti a Naso, sarà ricordato Francesco Lo Sardo, nato nella cittadina messinese esattamente 150 anni fa. Leader dei Fasci Siciliani e fondatore del Partito Socialista a Messina e provincia, fu avvocato e poi, dopo aver aderito nel 1924 al Partito Comunista, anche parlamentare. L’iniziativa sarà aperta dal saluto del sindaco Gaetano Nanì, a cui seguirà un dibattito moderato dall’assessore al turismo ed alla cultura, Rosina Ferrarotto.
Interverranno Rinaldo Anastasi, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Tomasi di Lampedusa”, Franca Sinagra Brisca, ideatrice della sala-museo intitolata a Lo Sardo presso il complesso che ospita l’evento, e Massimo Pietropaolo, docente negli istituti superiori e cultore di storia nasense. Concluderà Antonio Matasso, docente universitario nonché studioso dei Fasci Siciliani e del movimento socialista, il quale sottolinea «l’importanza delle battaglie antifasciste di Lo Sardo, da lui pagate con la durissima pena detentiva infertagli dal regime. Un grande martire della libertà, morto per la durezza del carcere fascista, il quale iniziò la sua lotta in favore dei più poveri e degli oppressi – prosegue Matasso – attraverso quella grande epopea che furono i Fasci Siciliani.
Mi sembra una bella coincidenza che il suo cinquantesimo anniversario ricorra nello stesso giorno del congresso di fondazione del Partito Socialista Siciliano, costituito tra il 21 e 22 maggio del 1893 dai dirigenti dei Fasci, di cui Francesco Lo Sardo fu un illustre protagonista, contribuendo a scrivere una delle più esaltanti pagine della storia del socialismo siciliano».