È il capitano Matteo Soragna ad accompagnare coach Giulio Griccioli nella conferenza pre Pallacanestro Reggiana-Orlandina, gara in programma sabato sera alle 20.30. Prima delle rituali domande dei giornalisti in sala viene, però, comunicato l’aggiornamento del bollettino medico sulle condizioni dei giocatori infortunati. S’informa dunque che Sandro Nicevic nel processo di riabilitazione dall’infortunio alla costola e di ripresa delle attività ha subito una lesione di 2º al muscolo soleo del polpaccio della gamba destra e dovrà stare fermo ancora 4 o 5 settimane. Andrea Pecile soffre da qualche giorno di un risentimento muscolare all’adduttore che ne sta limitando l’utilizzo sia in partita che durante la settimana negli allenamenti, ma proverà fino all’ultimo ad aiutare i compagni a Reggio Emilia. Le condizioni di Corrado Bianconi, invece, infortunatosi al polso sinistro, verranno riprese in esame all’inizio della prossima settimana tramite controllo specialistico che, se darà esito positivo, ne permetterà il reintegro in gruppo.
Il coach dell’Orlandina in sala stampa però non lascia trapelare preoccupazione dal viso: «Siamo sempre stati in emergenza, oramai è abbastanza normale questa situazione. Non è semplice, né per me, ne per i ragazzi, cerchiamo di non far calare troppo l’intensità e questa settimana di allenamenti, abbastanza corta per via delle due gare in sei giorni, ci ha dato anche una mano. La vittoria in casa con Sassari – continua Griccioli – ci ha dato la consapevolezza che anche se non al completo mettendo la giusta energia e avendo il corretto atteggiamento possiamo giocarcela con tutti. A Reggio Emilia dovremo giocare oltre il limite, perché non saremo davanti i nostri tifosi e affronteremo una squadra forte come dimostrano le sole due gare perse». Lunedì l’aiuto dei tifosi orlandini è stato notevole e ha dimostrato che quando il PalaFantozzi è “caldo” nulla è impossibile all’Upea. «Alla sirena finale sono corso dai tifosi, la gioia era tanta – conclude l’allenatore – È stato un gesto spontaneo, in pochi avevano pronosticato una vittoria con Sassari, soprattutto dopo la delusione per la sconfitta negli ultimi istanti con Pesaro».
Il capitano Matteo Soragna commenta così il momento e l’umore suo e della squadra dopo la vittoria in casa: «È normale che quando entrano i tiri, ti senti anche meglio. Con Sassari siamo stati bravi a non mollare e a restare concentrati soprattutto in difesa, ma quando realizzi un grosso parziale positivo è sempre per merito del collettivo». Il capitano soprattutto in questo momento di difficoltà in cui l’Orlandina ha dovuto far fronte a tante assenza ha dato sempre l’esempio sul campo, scuotendo i compagni anche attraverso le giocate. «Allenarsi così è strano perché puoi perdere qualche punto di riferimento – commenta Soragna – la domenica rischi di non essere tanto brillante, perché in settimana fatichi tanto essendo in meno. Ciò che ha contraddistinto la nostra ultima vittoria è che abbiamo giocato di squadra, costruendo tiri puliti tramite extra pass, cosa prima era successo poco, c’era entusiasmo e ci sentivamo tutti partecipi. A Reggio – conclude Teo – non andremo rilassati, anzi sarà un’occasione per responsabilizzarci ancora di più e stabilire qual è il livello di intensità che occorre per far bene».
Ufficio Stampa Orlandina Basket