Riaperti in Sicilia i termini per usufruire delle agevolazioni alle imprese start up con “Resto al sud”. A partire da oggi, 15 settembre, e sino al prossimo 30 settembre é possibile presentare le istanze per la seconda finestra temporale del contributo, sotto forma di credito d’imposta riservato ai soggetti beneficiari della misura per l’anno 2022.
Per favorire la ripresa economica e sostenere le start-up siciliane, la Regione Siciliana mira ad accrescere l’efficacia, sul territorio regionale della misura agevolativa “Resto al Sud”, dando la possibilità a chi ha scelto di avviare la propria attività imprenditoriale in Sicilia usufruendo di tali incentivi di avere uno strumento finanziario rafforzato. In questo modo si vuole mirare a far sostenere il proprio sviluppo del tessuto produttivo e contrastare l’emigrazione di giovani con professionalità, specie in questo periodo di grave crisi economica.
Le istanze dovranno essere compilate sulla piattaforma dedicata con accesso tramite Spid al link https://restoalsud.regione.sicilia.it o successivamente trasmesse via mail alla pec del dipartimento Finanze e Credito, secondo le modalità illustrate nelle istruzioni per la compilazione. I fondi disponibili per l’anno 2022 ammontano a 2 milioni di euro.
La Regione ha potenziato, con la leva fiscale del credito d’imposta di cui all’articolo 17 della legge regionale 12 maggio 2020, n. 9, la misura statale “Resto al Sud” che incentiva le start-up e l’insediamento di nuove imprese. L’articolo 17 della stessa legge prevede la concessione ai soggetti beneficiari degli incentivi di un contributo in regime “de minimis”, parametrato alle diverse voci di imposte di spettanza della Regione Siciliana, versate per ciascuno dei primi tre periodi di imposta decorrenti da quello di presentazione dell’istanza
Il credito lo si ottiene per: addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef); tassa automobilistica per gli automezzi di loro proprietà immatricolati in Sicilia strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al programma di spesa ammesso al beneficio di cui all’articolo 1 del D.L. 20 giugno 2017, n. 91 e s.m.i. o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti; imposta di registro, ipotecaria e catastale e di bollo per l’acquisto di beni immobili ricadenti nel territorio regionale connessi allo svolgimento dell’attività.