Sono 8, su un totale di 23, le donne ministro del governo Draghi, mentre gli uomini sono quindici. La compagine ‘rosa’ del governo è composta da Marta Cartabia, Luciana Lamorgese, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Fabiana Dadone, Elena Bonetti, Erika Stefani e Cristina Messa. Si tratta di tre “tecnici” (Cartabia, Lamorgese, Messa), due esponenti di Forza Italia (Gelmini e Carfagna), una del M5s (Dadone) e una di Italia Viva (Bonetti). Due in più rispetto all’esecutivo uscente, ma ancora lontano dalla parità nella composizione chiesta da più parti nei giorni delle consultazioni.
I tre ministri dem che siederanno nell’esecutivo Draghi sono Dario Franceschini, Andrea Orlando e Lorenzo Guerini. A sinistra anche Leu ha confermato Roberto Speranza alla Salute.
Bisogna così guardare dentro Forza Italia per trovare due ministre: Mara Carfagna al Sud e alla Coesione e Maria Stella Gelmini alle Autonomie. Della Lega è Erika Stefani, destinata alla Disabilità, già ministra nel primo governo Conte ricoprendo l’incarico agli Affari Regionali. È donna l’unico componente di Italia Viva al Governo: Elena Bonetti, già ministra della famiglia con delega alle Pari opportunità. Confermata anche Fabiana Dadone dei 5Stelle che va alla Pubblica amministrazione e alle politiche giovanili.
Le tre ministre tecniche: confermata all’Interno Luciana Lamorgese, Cristina Messa all’Università e l’ex presidente della Consulta, Marta Cartabia alla Giustizia.