“Un cambio di passo. Il Governo Draghi lo sta già dimostrando e sono convinto che con il Ministro Bianchi lavoreremo per il bene della comunità scolastica”. Inizia così una nota del sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso.
“C’è voglia di ripartire, ma purtroppo dobbiamo fare i conti con la pandemia e con 12 mesi di ritardi e di politiche inefficaci. Le scuole non sono in sicurezza nonostante i tantissimi soldi spesi, il divario digitale non è stato superato”, aggiunge. “Infine una considerazione sui lavoratori precari: il Presidente Draghi ha espressamente chiesto di avere tutti gli insegnanti in cattedra dal 1° Settembre, per il bene dei nostri studenti. Chi conosce la scuola sa benissimo che in quella data prende servizio soprattutto il personale di ruolo, mentre tra nomine, graduatorie ecc. il personale precario entra in servizio a fine settembre, metà ottobre e a volte anche più tardi. Risultato: cattedre scoperte per settimane, orario ridotto e studenti penalizzati. Siamo a Marzo, e l’unica possibilità che abbiamo per ovviare a tutto questo in poco tempo, è la stabilizzazione dei docenti precari. Altre soluzioni causerebbero cattedre “scoperte” e quindi ennesima deprivazione culturale e formativa per gli studenti italiani”, conclude.
Sulla stessa linea il vicepresidente della Commissione Cultura al Senato, Mario Pittoni, che ha postato un nuovo messaggio social dove si invita il governo a considerare la possibilità di realizzare un grande piano di stabilizzazione per i ‘precari storici‘ della scuola, un piano come quello presentato già un anno fa dalla Lega ma che non è stato preso in considerazione dall’ex ministra Azzolina.